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Certificazione d'origine Made in Italy, Manzato e Coppola al governo: ora tuteliamola

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 21 Aprile 2011 alle 12:45 | 0 commenti

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Franco Manzato, Isy Coppola, Regione Veneto   - "Nata ieri, la certificazione d'origine e tipicità italiana ‘Made in Italy' deve essere valorizzata e soprattutto tutelata dalle contraffazioni al massimo livello, con un deciso intervento dello Stato". Lo hanno ribadito dal Veneto gli assessori regionali all'economia Isi Coppola e all'agricoltura Franco Manzato.

Quello di ieri è il primo traguardo di un lungo percorso - hanno sottolineato - che permetterà al brand tricolore di imporsi come merita sui mercati internazionali. Il principale rischio è il falso "parallelo", la tanta produzione ingannatrice, spesso di paccottiglia, che si nasconde nei sotterranei, alimentato dall'illegalità, ottenuta a costi stracciati sulla scia della vera qualità italiana e venduta ingannando gli acquirenti e i consumatori: imitazioni malavitose o di mani straniere sfruttate e maestre dell'imitazione che copiano quel Made in Italy vero che fa moda e tendenza nel mondo".
"Non ci sono dati che possano confermare l'ammontare del business del falso - ha spiegato Isi Coppola - se non quello che si può ricavare dall'importante e costante lavoro delle autorità di vigilanza impegnate su più fronti. Di sicuro lo stile italiano che ci rende famosi in tutti i continenti è il più abilmente imitato o clonato". Analogo discorso vale per l'agroalimentare, dove nessuna statistica dell'import/export rivela con precisione quanti prodotti esteri vengano poi spacciati come italiani: da noi e nei supermercati di tutto il pianeta. "Anche da noi vi sono situazioni che fanno pensare - ha riconosciuto Manzato - se fonti ufficiose dicono confessano che Verona è la capitale del latticello importato dalla Croazia per produrre burro: 200 tonnellate che non si sa bene dove finiscano, visto che di burro croato non se ne trova nei nostri negozi. Ma pare che flussi fantasma interessino anche Modena, dove risulta si concentri l'87 per cento delle carni suine importate dal Cile, delle quali si perdono le tracce. In Campania sarebbero transitati 114 mila tonnellate di triplo concentrato di pomodoro dalla Cina".
"Chiediamo al Governo perché intervenga mettendo le imprese in grado di difendere i loro prodotti tramite procedimenti legali mirati e leggi che proteggano energicamente e con tolleranza zero l'imitazione del brand. Roma deve condurre questa importante partita - ha afferma Manzato - in qualità di garante di un sistema di certificazione nazionale del quale il Made in Italy è espressione". "Rimaniamo a disposizione per concordare un percorso congiunto cofinanziato dai fondi ministeriali di comparto - hanno concluso gli assessori regionali Coppola e Manzato - che testimoni un significativo segnale di vicinanza del governo alle regioni e di impegno su una tematica che ha una rilevanza di primo piano"


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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