Centro storico e quartieri, Dal Lago: stop a nuovo cemento, sì a riqualificazioni
Venerdi 10 Maggio 2013 alle 11:27 | 3 commenti
Incontro tematico su "centro storico e quartieri" mentre scriviamo con la candidato sindaco Manuela Dal Lago, che esordisce evidenziando il fatto che lei è l'unica dare ai suoi elettori un programma (pensiamo si riferisca alla versione cartacea, ndr) mentre gli altri ha dovuto recarsi all'albo pretorio per averne una copia, utile per confronti e raffronti.
"Visto che soldi nelle casse, inutile dirlo, non ce ne saranno - dice l'ex presidente della provincia - è inutile fare programmi faraonici, mentre bisogna bloccare l'ulteriore crescita del cemento, sia in centro che in periferia, è fondamentale puntare sulle riqualificazioni di edifici esistenti, come ad esempio il tribunale. Col doppio vantaggio di migliorare la città e di creare opportunità di lavoro sostenibile, soprattutto per aziende locali, utilizzando al meglio e al massimo gli strumenti disponibili per le assegnazioni dei lavori».
Nessuno spazio utile alla città Dal Lago vede, poi, nel project financing  troppo spesso sbandierato come panacea per il pubblico, mentre di fatto è una scorciatoia per interessi meno generali ...
Ma questo apre spazi percorribili per accordi pubblico privato per le riqualificazioni, che, ammette la candidata a palazzo Trissino, non potranno essere realizzate dal pubblico.
Gli appunti sul tesoretto dismesso della partecipazione nella Serenissima autostrade e utilizzato per manutenzioni stradali e non per trasformarlo in un tesoretto di "opere patrimoniali" avviano l'elenco delle osservazioni, già note, ai "numeri" dati da Achille Variati sul suo quinquennio.
La chiusura di Manuela Dal Lago è il ringraziamento a chi la sta aiutando nella sua campagna elettorale,« sia con la presenza quotidiana nelle varie iniziative sia con la realizzazione "in omaggio" di gran parte del materiale promozionale. Il mio budget è molto limitato a differenza di altri ...».
Il fuori campo post conferenza riserva poi spunti interessanti per valutazioni e riflessioni: «In Aim non possiamo non tener conto di un fatto su cui si sorvola troppo: da venti anni c'è costantemente al suo vertice Dario Vianello. E in Ipab, ferma restando la buona fede di Rolando, serve una diversa professionalità per la gestione di un ente così  complesso, su cui, attendo la delibera, i rilievi che hanno portato al suo commissariamento sembrerebbero molto pesanti e strutturali».
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