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Centomila euro per spianare 8 dossi, Nicola Fantin (DaP): "buttati via per cancellare il passato"

Di Note ufficiali Giovedi 20 Dicembre 2018 alle 17:52 | 2 commenti

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Quando abbiamo letto che l’assessore Cicero - è scritto in una nota di Nicola Fantin, presidente Da Adesso in poi - intendeva spendere 100.000 euro per spianare 8 dossi abbiamo provato a chiederci: che cosa si potrebbe fare di più utile con quei soldi? Ma, soprattutto, perché spendere per distruggere? Perché alla fine proprio questa sembra la strategia alla base degli interventi dell’Amministrazione: sprecare i soldi dei cittadini per demolire ciò che è stato fatto nel mandato precedente, ma senza una linea e senza un progetto, per il puro gusto di cancellare il passato. 

100.000 euro è una cifra importante, tanto più in tempi di grande difficoltà per le casse comunali, buttarli via per togliere i dossi è frutto di una scelta totalmente demagogica. 
Proviamo a fare qualche esempio concreto di che cosa si potrebbe fare con quella cifra: con 100.000 euro, ad esempio, potremmo asfaltare 1 km e 200 m di strada con fresatura e ripristino del manto d’usura, con una larghezza di 6 m, per una superficie complessiva di 7200 mq. Di cui poco meno di 30.000 euro per la fresatura, 57.000 per l’usura, poco meno di 7.000 per l’emulsione, circa 5.000 per gli oneri discarica, poco più di 1.000 per segnaletica orizzontale e strisce pedonali, 1.800 euro per il rialzo dei chiusini. 
Solo per citare alcune delle strade su cui i cittadini hanno richiesto l’intervento dell’Amministrazione, si potrebbe sistemare un altro tratto di Strada Settecà, oppure via Vajenti all’Anconetta e via Vico in zona San Marco, che sono nell’elenco delle strade da asfaltare ormai da moltissimo tempo. Insomma si potrebbe intervenire per migliorare la situazione e andare incontro ai cittadini, invece che utilizzare i quattrini per soddisfare i desideri di distruzione dell’assessore Cicero. 
Ma al di là del tema economico, l’assessore Cicero è veramente sicuro che togliere i dossi, ovunque ed indiscriminatamente, sia la scelta giusta? Ogni settimana leggiamo di pedoni investiti, spesso sulle strisce, da auto che correvano troppo. Demolire gli attraversamenti rialzati è un errore perché creerà enormi difficoltà ai pedoni e aumenterà moltissimo i rischi.  Basti pensare, ad esempio, all’ipovedente o al non udente o alle persone con capacità motorie limitate o nulle, agli anziani o ai bambini o alle famiglie con relative carrozzelle, carrozzine, passeggini. 
Tra l’altro, tutto il mondo sta andando nella direzione opposta: chiunque giri al di fuori di Vicenza sa che, non solo nelle città italiane, ma in quelle di tutta Europa, i dossi sono uno strumento sempre più utilizzato per consentire l’attraversamento in sicurezza. 
L’assessore Cicero ha detto che il principale motivo alla base della sua scelta è stata la richiesta da parte del 118 per le difficoltà causata alle ambulanze. C’era una soluzione molto più semplice, già adottata da tantissime città italiane: perché non allungare la rampa, rendendo quindi più dolce il pendio? Gli esperti di mobilità sanno benissimo infatti, che la sicurezza è data dall'aspetto psicologico di invasione di un'area destinata al pedone molto più che dall'effettivo rallentamento delle auto. E a questo punto, ci viene da chiedere: l’assessore Cicero è davvero un esperto di mobilità? O addirittura un tecnico, come lo definisce il Sindaco Rucco? 

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Commenti

Inviato Giovedi 20 Dicembre 2018 alle 18:59

A suo tempo, come Associazione Amici Viale Trento, avevamo raccolto 800 firme, prima che il signor Dalla Pozza iniziasse i lavori della "sua progettazione" che alla fine è risultata rischiosa, pericolosa, inutile, costosa per ciclisti e pedoni. Il costo di € 100 mila lo manderei all'ex Assessore Antonio Marco Dalla Pozza e la collega Cristina Balbi. Questo è quello che i firmatari del documento hanno sottoscritto. A proposito andate a vedere la Curva ciclo di Viale Trento...cose lunari per una ciclabile! Amen.
Inviato Venerdi 21 Dicembre 2018 alle 11:03

NON è una difficoltà per il 118, ma per gli ammalati che stanno trasportando. Ma forse i "contestatori" NON sono mai finiti su un'ambulanza, che corre veloce per salvare la loro vita. Sperate solo che non vi capiti MAI
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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