Censimento cinghiali, Berlato: "ambientalisti esilaranti"
Lunedi 20 Febbraio 2017 alle 16:07 | 0 commenti
"Davvero esilarante l'iniziativa da parte di alcuni esponenti del frastagliato arcipelago animal-ambientalista mirante ad accreditare la tesi secondo la quale nel parco dei colli euganei ci sarebbero così pochi cinghiali da non rappresentare un problema per l'agricoltura, per il territorio e per l'incolumità di chi si sposta utilizzando le vie di comunicazione interne all'area del parco". Inizia così una nota del Presidente del gruppo consiliare regionale FdI-An Mcr, Sergio Berlato
 "In tanti anni di esperienze maturate a livello nazionale ed europeo, è la prima volta che vediamo effettuare dei censimenti da parte di gruppi di persone che credono di poter censire degli animali schivi e furbi come i cinghiali, incamminandosi alle 8 e mezza di mattina ed inoltrandosi chiassosamente per i sentieri del parco - spiega Berlato - Chiunque abbia un minimo di conoscenza ed un briciolo di buon senso sa che a quell'ora ed in quel modo non si vede nessun cinghiale, anche se nel folto del bosco ce ne sono nascosti a migliaia. Le tecniche di censimento utilizzate da persone esperte sono ben altre e ben note a chiunque abbia un minimo di preparazione".
Berlato, che è anche Presidente della III Commissione consiliare regionale prosegue: "Del resto, se l'obiettivo degli organizzatori di queste ‘scampagnate' era quello di far credere che nel territorio dei colli euganei il problema dei cinghiali non esiste, vanno bene anche queste iniziative al limite del farsesco. Siamo oramai prossimi alla scadenza di fine marzo, termine entro il quale la Giunta regionale si è impegnata a raccogliere le proposte migliorative della gestione dell'area dei colli euganei che arriveranno dal territorio. Siamo curiosi di capire come reagiranno i cittadini residenti nei comuni del Parco dei colli euganei, quando verrà loro comunicato che, per effetto delle decisioni assunte dai loro sindaci che hanno anticipato la loro volontà di non volere modificare nulla dell'attuale gestione del parco, i danni provocati dai cinghiali dovranno d'ora in poi essere pagati dai comuni interessati e non più dalla Regione".
"Del resto - conclude Berlato - se come sostengono alcuni sindaci ed alcuni rappresentanti delle organizzazioni animal- ambientaliste, il ‘problema cinghiali' sui colli euganei non esiste, non è nemmeno giustificabile la richiesta da parte di alcuni sindaci di ricever soldi dalla Regione per risolvere un problema inesistente".
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