Cellulari: le truffe corrono su internet
Mercoledi 24 Febbraio 2010 alle 09:19 | 0 commenti
Adico        Â
"Sono decine le segnalazioni dei consumatori che si rivolgono ai nostri Uffici, ogni settimana, perché si vedono sparire rapidamente il proprio credito telefonico" denunciano dalla segreteria dell'ADICO.
Il caso del signor Mario chedopo l'ennesimo addebito sulla sim card, innumerevoli chiamate al call center 190 di Vodafone per capirne la causa "viene a sapere da un'operatrice di aver effettuato acquisti di contenuti SMS Premium MT a 5 euro a settimana tramite la società FLYCELL; di aver aderito all' offerta in seguito ad un test fatto su Facebook; per disattivare il servizio occorreva inviare un SMS con su scritto STOP al numero 48244 dal cellulare su cui era attivo il servizio".
Alessandra, che da qualche mese nota come le ricariche al cellulare si esauriscono velocemente e dopo l'ennesimo episodio di ricarica sparita "scopre che è attivo un servizio di SMS a pagamento mai attivato. Inizia il calvario con il 190 Vodafone, gli spiegano che è la società Acotel che invia agli utenti questa attivazione; rimane sconvolta quando la stessa Vodafone gli spiega come disattivare (erroneamente) il servizio; riesce venire a capo trovando informazioni da un blog".
Luca il quale racconta: "partecipando ad un sondaggio su Facebook, ho inserito il numero del cellulare e subito ho cominciato ricevere vari sms. Dopo due mesi mi sono accorto della sottrazione di 50€ dalla ricarica; andando nel sito della vodafone e guardando i dettagli del traffico ho notato una voce su Acquisti ordini e chiamando (ripetutamente) il 190 scopro essere abbonato ad un servizio di suonerie mai richiesto. Mi viene spiegato che per disattivare il servizio è necessario inviare un sms con scritto STOP al num. 4311414, un altro sms STOP al num. 4322424, un altro ancora con scritto. FLYCELL CLUB OFF al 48244".
"L'ennesimo sopruso a danno dei consumatori questi episodi raccontati, che meritano essere denunciati senza perdere tempo" dichiara il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini, "tramite un esposto alla Procura della Repubblica o segnalando direttamente alla segreteria nazionale dell'ADICO".
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