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Celli prima "amaro" con l'Italia, ora presidente Enit al posto di Matteo Marzotto

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 7 Febbraio 2012 alle 23:09 | 0 commenti

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Marino Finozzi, Regione Veneto - Assessore Finozzi: ma un anno fa non scriveva "questo paese non è più un posto in cui sia possibile stare con orgoglio"?
"Questo Paese, il tuo Paese, non è più un posto in cui sia possibile stare con orgoglio [...] E' anche un Paese in cui, per viaggiare, devi augurarti che l'Alitalia non si metta in testa di fare l'azienda seria chiedendo ai suoi dipendenti il rispetto dell'orario, perché allora ti potrebbe capitare di vederti annullare ogni volo per giorni interi, passando il tuo tempo in attesa di una informazione (o di una scusa) che non arriverà".

"Queste amare considerazioni le scriveva nel 2009 Pier Luigi Celli, in una lettera aperta al figlio, esortandolo a lasciare l'Italia. Mi domando come può oggi questa stessa persona presiedere un ente come l'ENIT, che per statuto ha il compito di promuovere l'immagine unitaria dell'offerta turistica nazionale e di favorirne la commercializzazione". Se lo è chiesto l'assessore regionale al turismo del veneto Marino Finozzi, "perplesso" dalla scelta di sostituire Matteo Marzotto con Pier Luigi Celli al vertice dell'Ente Nazionale per il Turismo. "Ho letto con estrema attenzione la lettera del presidente Celli al figlio neolaureato: posso condividere le aspettative per il proprio figlio, ma qui, oggi, parliamo dell'organo di riferimento per la promozione turistica dell'intero paese. Siccome rappresento il Veneto, la regione leader del settore turistico nazionale con oltre 63 milioni di presenze registrate nel 2011, non posso non chiedermi se è stata scelta la persona più indicata a presiederlo. Non metto in discussione l'uomo, ma semplicemente l'opportunità di far promuovere il nostro turismo a chi ha fornito una tale immagine del Paese".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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