Cedro di Viale Trieste: fine della civiltà?
Mercoledi 4 Gennaio 2012 alle 23:13 | 0 commenti
Riceviamo da Paola Pesavento e pubblichiamo
Non contento dello scempio di Santa Libera, il Comune si appresta ora ad eliminare il grosso e antico cedro del Libano all'incrocio Viale Trieste-Via Quadri, forse l'unica cosa bella superstite in quel terribile inferno di asfalto, rumore e gas asfissianti. Predica bene l'Amministrazione, quando dichiara di volere "collaborare con i cittadini e le Associazioni Ambientaliste" per il bene del verde e della salute pubblica; però poi nei fatti razzola male, e agisce contrariamente agli intenti enunciati.
Come si può ancora credere a un'Amministrazione che dice di volere migliorare l'ambiente urbano quando invece di ridurre l'accesso delle automobili al centro vi costruisce nuovi parcheggi, costruisce rotatorie per "fluidificare il traffico" - con il risultato che sempre più automobili confluiscono al centro cittadino - ed elimina enormi alberi secolari che con le loro chiome aiutavano a migliorare l'aria?
Come si può ancora credere a un'Amministrazione non solo poco amante del bello e del buono, ma anche così miope e anacronistica?
"Vicenza Città Patrimonio UNESCO dell'umanità " leggiamo su svariati siti. "Vicenza prossima sede di una mostra internazionale organizzata dal famoso Marco Goldin" leggiamo sui titoli dei giornali. Ebbene, che faccia faranno questi turisti internazionali quando arriveranno qui e un po' alla volta si renderanno conto del grande degrado di questa nostra città , dello squallore di Campo Marzo, di Santa Libera, di Viale San Lazzaro, del Nuovo Tribunale a due passi dalla Rotonda, della nostra campagna devastata? Cosa diranno ai loro amici e conoscenti quando ritorneranno nei loro Paesi?
Gli altri Paesi infatti, se escludiamo i più sfortunati casi del Terzo Mondo, sono incomparabilmente meglio tenuti ed esteticamente ormai più attraenti del nostro. Sono passati i tempi in cui l'Italia era "il giardino d'Europa"; ora l'Italia è il Paese dei cementieri, degli asfaltatori, dei palazzinari senza scrupoli e in moltissimi casi della malavita organizzata che attraverso l'edilizia ricicla il suo denaro sporco.
In questo marasma la nostra Pubblica Amministrazione sembra allinearsi perfettamente con i tempi: da un lato via il verde e dall'altro avanti con la cementificazione. Due anni fa via le albere di Borgo Scroffa e avanti una rotatoria; un mese fa via i platani di Santa Libera e avanti... non si sa ancora cosa, staremo a vedere; ora è il turno del cedro di Viale Trieste: via anche questo e avanti ancora più traffico. Intanto Vicenza affoga nella bruttura e nei gas di scarico. Curioso che il nuovo scempio avrà luogo proprio sulla strada del Cimitero: che sia il Cimitero di Vicenza e anche della sua civiltà ?
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