Profughi e richiedenti asilo, il dibattito: c'è una Bandiera mossa dal nostro impegno, grazie Maria Rosaria, e un Carlo che l'ammaina. Grazie anche a Scandian
Giovedi 11 Agosto 2016 alle 14:11 | 0 commenti
Ieri abbiamo pubblicato un articolo sui problemi legati a profughi e richiedenti asilo a firma di Maria Rosaria Baldin che, esibendo dati e prospettando sue considerazioni, da una parte sosteneva la nostra vecchia e mai sopita battaglia per la trasparenza nella gestione dell'accoglienza dall'altro forniva spunti utili per le riflessioni nostre e dei nostri lettori sul significato di "accoglienza", sui numeri realmente coinvolti, molto diversi di quelli populisticamente agitati per riscuotere consensi politici o mediatici dalla pancia della gente e non, cuore a parte, dalla testa, facendoci titolare così il suo articolo: "Su profughi e richiedenti asilo, non è più possibile tacere: il Veneto ospita in tutto n. 11.304 persone pari all'8% del totale, nel vicentino non arriviamo a 2.000 persone". Ci aspettavamo reazioni, soprattutto di pancia, e le abbiamo avute sulla pagina FB del nostro quotidiano web e sul mio profilo, a partire da un "Coviello, ti sei forse mangiato il cervello?", tipologia di commento prevalente, a un più complice "Chiarissimo. Tutto il resto è malafede. O sporco razzismo..."Â
Il confronto di certo è di casa da noi per cui a un certo punto abbiamo postato una cnsiderazione e un invito: "Argomento complesso. Lo approndiremo anche col vostro contributo. Inviateci commenti a [email protected]. Grazie".
Eccone due, infinitamente diversi.
Giovanni Coviello, ti ammiro perché pur di fare informazione onesta, non scendi a compromessi con quello che vuole leggere a tutti i costi la gente comune, che, pur di non rivedere le proprie idee, ignora i dati, le inchieste serie che vengono fatte per aprire gli occhi. I veneti sono persone molto civili, oneste, leali, grandi lavoratori. Ma sono anche persone ingenue che devono imparare a scardinare quei preconcetti che sono stati loro inculcati per troppe generazioni al fine di fare guardare sempre un punto fisso per deviare l'attenzione dal malaffare che li circonda. Il caso Bpvi è emblematico. Per anni i veneti si sono fidati con tutto il loro cuore di chi, strategicamente, faceva capire loro che il problema era da tutt'altra parte. Problemi che non erano nemmeno problemi, ma che venivano gonfiati a regola d'arte per fare fare i c. propri ai veri delinquenti. Buona giornata a tutti.
Maria Rosaria Bandiera, direttrice di Altovicentinoonline.it
Egregio signor direttore, sono Carlo Scandian e come ha ben capito dai messaggi su Facebook sono totalmente contrario a questi finti profughi. La prefettura di Padova ha constatato che solo il 3% di essi ha diritto di asilo, quindi l'altro 97% dovrebbe essere rimpatriato o sbaglio? Cosa che non avviene per cui ci troviamo questa marea di gente che vagabonda in giro per le città creando sicuramente degrado e malumori tra i cittadini. Però volevo farle un esempio di come sono questi finti profughi. Una mia amica lavora per un centro dove ne sono gestiti 30 in un comune nel vicentino; allora in primis il cibo sin da subito non gli andava bene, quindi hanno dovuto trovare un'altra soluzione, cioè gli danno i soldi settimanali, circa 160€, con cui si arrangiano a farsi la spesa e anche a cucinarsi il mangiare e questo potrebbe anche andare bene. Ma poi gli è stato offerto, visto che sono ospiti serviti e riveriti, di fare dei lavori per il comune, ma, udite udite, su trenta solo uno ha dato la disponibilità . E questi scappano dalla guerra dalla fame dalla povertà ?Aa calci in culo e li rispedisco a casa loro.
Sotto a chi tocca, scrivete in libertà a [email protected].
Poi potremmo farci dei ragionamenti insieme.
Perchè ragionare è sempre utile, a tutti.
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