C'è più Vicenza che Cesena, ma la posta si divide
Sabato 21 Novembre 2015 alle 19:02 | 0 commenti
Dopo un prepartita caratterizzato da controlli più severi ai tornelli, al di là dei quali un cordone di steward controlla i tifosi, anche coi metaldetector, sotto gli occhi vigili dei carabinieri, il Vicenza si presenta in campo orfano del suo bomber Raicevic, sostituito nell'occasione da Pettinari, a sua volta sostenuto dal duo Galano/Giacomelli. A centrocampo Marino riconferma Sbrissa, dando ancora fiducia a Urso e lasciando in panchina il recuperato Pazienza.
Il pomeriggio è di natura invernale e fa un po' rabbrividire i non numerosissimi tifosi presenti al Romeo Menti. Si inizia e al 3' munuto Capelli sbaglia un elementare passaggio liberando Giacomelli che si invola verso Gomis ma al momento decisivo perde l'attimo e calcia alto. Ancora una bella azione al 6' quando Giacomelli libera bene sulla corsia D'Elia che gli restituisce palla ma il tiro del fantasista è ben parato dal portierone di colore. Due minuti dopo proteste biancorosse per una spinta sospetta su Urso in area. Ci prova al 16' Galano ma la sua botta sfila alla sinistra dell'estremo difensore. Al minuto 20 un erroraccio di Sampirisi che esita su un rilancio del Cesena e libera lo scatto di Ragusa che per fortuna non concretizza. Grande azione di Galano al 22': l'esterno va via in progressione ma il suo tiro sfiora il palo sinistro di Gomis. Due giri di lancette e una combinazione D'Elia/Giacomelli mette il vicentino in condizione di battere ma la sfera è fuori misura. Al 27' ancora un'incertezza di Sampirisi mette in azione Ragusa e il difensore è poi costretto a fare un fallo da ammonizione per disinnescare il pericolo. Sulla punizione va in gol il Cesena: la retroguardia berica è incerta e lascia arrivare la ribattuta sulla sinistra di Vigorito dove D'Elia non interviene: sul cross arriva per primo Caldara che devia alle spalle dell'estremo difensore berico. Al 38' su un movimento sbagliato della difesa bianconera riesce ad incunearsi in area Galano che però batte sul portiere in uscita. E al 41' il Lane raggiunge il pareggio su una bella combinazione tra Cinelli e Giacomelli. Sul traversone del fantasista arriva puntualmente Galano cui non resta che appoggiare in rete. Prima della fine del tempo c'è solo da annotare il coro assordante di “buffone†che il Menti dedica al mediocrissimo signor Sacchi di Macerata. Si riparte a temperatura sempre più rigida e Lucchini che prende il posto di Capelli nel Cesena. Al 52' pericoloso colpo di testa di Caldara sugli sviluppi di un calcio da fermo. Un minuto e il Cesena va in gol con Ragusa, ma il guardalinee ha la bandiera alzata. Al 64' il Vicenza rischi per un passaggio corto all'indietro di Mantovani, sul quale Vigorito deve uscire precipitosamente. Al fatidico 69' Pettinari lascia il posto a Gatto, reclamato a gran voce dal pubblico. Al 70' ci prova dalla distanza Garritano ma la sfera va molto alta. Sul ribaltamento di fronte ci prova Cinelli e la sua conclusione non ha fortuna. Ancora un tiro di Gatto al 72' ma senza impensierire Gomis. Spreca un ghiotto contropiede il Lane quando Gatto non riesce a servire Galano nel 3 contro 2. Nell'ultimo quarto d'ora il Vicenza evidenzia un po' di calo fisico ma sta su con il carattere. All'84' si rifà vivo in area romagnola con una combinazione Gatto/Giacomelli e tiro di quest'ultimo che esce di poco. Tentativo dalla distanza del solito Garritano all'84' ma la mira è ancora errata. All'88' l'arbitro fa un regalone ai biancorossi, quando Galano frana da dietro sull'avversario almeno cinquanta centimetri dentro all'area berica: solo punizione che frutta appena un corner. Ci prova ancora Gatto al secondo minuto di recupero ma anche per lui solo un calcio d'angolo. Non succede altro fino al triplice fischio finale e arriva il quinto pareggio casalingo della stagione, in una gara però il cui il Vicenza ha complessivamente fatto qualcosa in più dei quotati avversari.
LE INTERVISTE
TANTA INSODDISFAZIONE PER L'ENNESIMO PAREGGIO CASALINGO
Marino: “Non sono soddisfatto perchè in una delle migliori partite di quest'anno non abbiamo ottenuto bottino pieno. Sono invece soddisfatto delle prestazioni dei miei specie di alcuni, come Pettinari (Noi abbiamo evidentemente visto un'altra partita ma questo con Marino è abbastanza consueto... N.d.r.)
Giacomelli: “c'è tanto rammarico e rabbia. Anche oggi abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti. Li considero due punti persi.â€
Sbrissa : “In questa partita abbiamo creato tante occasioni ma dobbiamo essere più cinici. E' un peccato aver pareggiato un a partita che ci ha visti superiori.â€
Cinelli: “E' un punto che per come è andata la partita non ci soddisfa.â€
Galano: “Una gara che abbiamo dominato ma che andava chiusa prima. Era giusto vincerla ma non ce l'abbiamo fatta. Il rigore? Non mi pronuncio, sono arrivato in extremis ma sinceramente non so se il contatto è stato dentro o fuori area.â€
LE PAGELLINE
MANTOVANI IL MIGLIORE. DA APPLAUSI ANCHE LAVERONE, GIACOMELLI E GALANO.
Vigorito 6: praticamente inoperoso per tutta la gara, è incolpevole sul gol, frutto di un'ingenuità dei suoi difensori. Per lui la sufficienza e un'aspirina per combattere la grande infreddatura.
Laverone 7: un'ottima gara nella quale si fa costantemente trovare pronto nelle ripartenze e ringhia opportunamente sull'avversario diretto quando si tratta di coprire. Sta tornando il “Dottore†che abbiamo conosciuto.
Sampirisi 5,5: un passo indietro rispetto al recente pasato, frutto di un primo tempo di grande sofferenza, con un paio di amnesie pericolosissime. Meglio nella ripresa, quando prende le misure agli attaccanti bianconeri e cresce in sicurezza.
Mantovani 7,5: di fronte aveva un certo Ragusa, che ha fatto ammattire quest'anno tutte le difese. L'ex perugino non si scompone e dall'alto della sua esperienza disinnesca praticamente tutte le iniziative offensive degli uomini di Drago, sfoderando una calma e una classe da categoria superiore.
D'Elia 6: qua e là mette in campo tutta la sua spinta esplosiva sulla fascia, ma il suo contributo non è continuo come contro il Livorno. Inoltre c'è un sospetto di qualche sua responsabilità in occasione della marcatura cesenate.
Sbrissa 6: sta crescendo come condizione e come consapevolezza. Il suo contributo nella zona nevralgica del campo stavolta si è fatto sentire, anche se continuano a mancare i lampi di luce che sarebbero nel suo repertorio.
Urso 6: come al solito un'enorme mole di lavoro e di ricucitura. Combatte la sua guerra personale contro i centrocampisti romagnoli e non esce sconfitto. Mancano invece la sue conclusioni dalla distanza, con le quali è in grado di far male.
Cinelli 6,5: quantità e qualità nella gara del Capitano, che dirige il traffico nella zona nevralgica del campo. In più non si sottrae agli inserimenti in area avversaria, con i quali riesce a creare alcune situazioni interessanti.
Galano 7: parte in ombra ma poi cresce alla distanza, diventando l'arma in più di Marino. Trova il gol del pareggio con un sapiente inserimento sulla destra. Mezzo punto in meno per un intervento in area a tempo quasi scaduto, sul quale quasi tutti gli arbitri avrebbe fischiato il penalty.
Pettinari 5,5: da applausi per l'abnegazione, l'impegno fisico e la disponibilità all'1/2. Quanto invece alla vocazione realizzativa: non pervenuta...
Giacomelli 7: gli tocca come al solito la parte del guastatore, che interpreta con intelligenza e convinzione. Fa ammattire il Cesena in più di una occasione, come quando mette lo zampino decisivo nel gol del pareggio. Finisce stremato, ma non è una novità .
Gatto 6: entra nella ripresa e prova a fare la differenza con la sua fisicità Il suo contributo però è generoso ma anche molto confusionario.
Pazienza e Modic: s.v
Marino 6,5: non convince la scelta di Pettinari dall'inizio ma forse ha ragione lui, visto che l'ingresso di Gatto non cambia le carte in tavola. Il suo Vicenza regge bene il confronto con una delle corazzate del campionato come è evidente dall'inoperosità di Vigorito. Tuttavia il suo score casalingo (8 punti sui 24 disponibili) non incoraggia troppi sogni di gloria.
Arbitro Juan Luca Sacchi 5: con molta generosità . Irrita inutilmente il pubblico in una gara interpretata con grande correttezza dai giocatori e tecnicamente sbaglia molto, distribuendo le topiche da entrambe le parti, come quando non fischia il rigore su Urso e ancora più clamorosamente quello su galano in zona Cesarini.
VICENZA – CESENA 1 – 1 (p.t. 1 – 1)
Marcatori: al 27' Caldara (V) e al 41' Galano (V)
VICENZA (4-3-3): Vigorito; Laverone, Sampirisi, Mantovani, D’Elia; Sbrissa (79′ Pazienza), Urso (89′ Modic), Cinelli; Galano, Pettinari, (68′ Gatto) Giacomelli. All. Marino
CESENA (4-3-3): Gomis; De Col, Capelli (45′ st Lucchini), Caldara, Renzetti; Kessie (57′ Cascione), Sensi, Kone; Molina, Ragusa (84′ Moncini), Garritano. All. Drago
Arbitro: Sacchi di Macerata.
Note: Ammoniti: Sampirisi, Mantovani, Galano (V), Kessie, Kone, Cascione (C). Angoli: 7-4. Recuperi: 0 ‘ nel pt, – 3’ nel st. Spettatori 6.500 circa dei quali 300 provenienti dalla Romagna.
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