Cattaneo: ha vinto il PD "nuovo" di Renzi, ora anche FI si rinnovi. E Variati non conti su zoccoli duri
Venerdi 30 Maggio 2014 alle 22:53 | 0 commenti
Riceviamo una dichiarazione di Roberto Cattaneo, Capogruppo di Forza Italia al Consiglio Comunale di Vicenza, e pubblichiamo
L'esito delle elezioni per il Parlamento Europeo, con la notevole affermazione di Matteo Renzi, che vede legittimato da un complessivo voto del 46% ricevuto il suo Governo, ha determinato anche a Vicenza delle dinamiche che hanno fatto accelerare situazioni e soluzioni che erano in itinere.
Anzitutto la nascita, in Consiglio Comunale del Gruppo Consiliare del Nuovo Centro destra, con l'adesione del Consigliere Dino Nani a questo partito, abbandonando la lista Civica di Manuela Dal Lago.
Ma sono certo che altri movimenti avverranno in un prossimo futuro. Per prima cosa mi pare di poter dire che le elezioni sono state certamente vinte dal PD di Renzi, ma non certo da un PD legato alle vecchie strutture e nomenclature. Questo PD è una realtà politica che nulla ha a che fare, so non per qualche strascico in via di consumazione, con le figure, per esempio, di personalità quali i D'Alema, Rosy Bindi, Bersani ecc., a livello nazionale, ma anche, sempre quale esempio, in sede locale con i vari Rolando, Variati, ecc.
Il PD, a mio avviso, sta cambiando struttura e natura. Renzi sta andando verso una posizione centrale che non può essere squilibrata da alcuna parte, pena la sua frantumazione.
Una considerazione legata alla nostra realtà vicentina non ritengo che si possa già cantare il de profundis per Forza Italia. Ma perché questo non avvenga va compresa appieno la lezione che ha impartito a tutto il mondo politico, proprio l'ultima tornata elettorale. Il rinnovamento dell'Italia con le riforme deve andare di pari passo anche con il rinnovamento delle organizzazione politiche e delle loro strutture. Non si tratta di rottamare ma si tratta di essere in grado di comprendere la gente, quello che le necessita, quello che con realismo può essere proposto e da chi può essere proposto. Agli amici di Forza Italia, e di tutta la destra moderata e liberale rivolgo l'invito di operare per la unitaria definizione di un progetto che nasca dalla gente e che sia a favore della gente e, contemporaneamente, che figure, seppur importanti e significative ma, indipendentemente da loro stesse, ormai superate, abbiano la capacità di porsi su linee arretrate consentendo ricambi più consoni ai tempi in cui viviamo e operiamo. Un'ultima considerazione- Matteo Renzi ha lanciato una sfida a tutte le forze politiche , compreso il PD, e ha vinto la prima mano. Però non potrà in futuro cercare alibi di alcun genere. Se le riforme non avverranno, se l'economia non comincerà a dare buoni frutti, se non scenderanno le tasse e non cresceranno le retribuzioni e le pensioni più modeste, la seconda partita vedrà risultati assai diversi. Se ne renda conto il PD vicentino così come se ne renda conto il sindaco Variati: è finito il tempo degli elettori che formano gli zoccoli duri. Questo è il tempo delle realizzazioni e non delle promesse mancate come sta avvenendo proprio qui a Vicenza.
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