Casta politici taglia rimborsi elettorali solo di 13 mln
Lunedi 31 Maggio 2010 alle 21:28 | 0 commenti
Silvano Giometto - La casta dei partiti prima promette di dimezzare i rimborsi elettorali, poi se ne fotte ... prendono 130 milioni, dovevano ridurli a 65, alla fine li hanno tagliati solo di 13 ... era nella manovra anti-crisi, ma i sacrifici li devono solo fare gli italiani (vignetta Uber).
Del passo indietro compiuto dal governo, se ne sono accorti ancora in pochi e alla fine la maggioranza degli italiani non ne saprà mai nulla. La vicenda riguarda 65 milioni di euro, esattamente la metà della somma che tutti i partiti devono ricevere come rimborso elettorale per le elezioni politiche 2008 e quelle europee 2009, ovvero 130 milioni di eurini.
In una prima versione della manovra sui conti pubblici era stata diffusa la notizia dal Governo che il piano Tremonti prevedeva il taglio del 50% della somma e la cosa aveva avuto risalto anche sui media, Tg compresi. Nella versione finale invece, come per magia, il taglio si è ridotto al 10%, pari ad appena 13 milioni.
Come al solito, si sono venduti lo spottone, salvo poi fare retromarcia e tenersi i dobloni in cassaforte.
Anche perchè è risaputo che non di rimborsi elettorali reali si tratta, a fronte di spese certificate da fatture, ma di un rimborso forfettario che grida vendetta, risultando di almeno tre volte superiore alle spese reali, come ampiamente ammesso da molti osservatori e tecnici.
Una forma per trapassare il finanziamento ai partiti, su cui gli italiani avevano già espresso un voto referendario nettamente negativo.
Diamo qualche cifra precisa: il totale dei rimborsi è di 130.793.692 euro: il Pdl ha ottenuto 53.550.160 euro, il Pd 44.407.702, la Lega 12.303.852 euro, l'Udc 7.762.469 euro, l'Idv 7.768.706 euro.
La Casta assicura un obolo pure a chi è uscito con le ossa rotte dalla cabina elettorale, ovvero a chi si è presentato alle elezioni, pur non ottenendo seggi. La Sinistra arcobaleno ha incassato 1.615.383 euro, la Destra di Storace 1.078.446 euro.
Ora, di fronte a una manovra che chiede ai cittadini italiani dei notevoli sacrifici, soprattutto per alcune categorie di lavoratori, e che, in ogni caso , secondo gli esperti, costerà 400 euro a testa a ogni cittadino, non aver mantenuto la promessa di tagliare del 50% i rimborsi elettorali taroccati di cui sopra, rappresenta veramente una nota di cattivo gusto da parte della Casta. Anche perchè sono stati tutti d'accordo e non si sono certo levate voci indignate, di fronte a questa penosa retromarcia del governo.
Chi tace acconsente, diceva un vecchio adagio: ora, con quei quattrini, i partiti possono continuare a mantenere i loro portaborse.
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