Caso Ipab: Variati scrive alla regione, ecco i punti della lettera
Lunedi 22 Aprile 2013 alle 10:27 | 0 commenti
"Sto agendo da sindaco, non da candidato. Difendo il futuro di ottocento cittadini non autosufficienti." Queste le parole di Achille Variati che sabato mattina ha reso note le motivazioni che l'hanno spinto a chiedere delucidazioni al presidente della regione Luca Zaia e agli assessori regionali Sernagiotto e Zorzato sulla mancata attuazione dell'accordo di programma tra Ipab Vicenza, Comune e Regione sottoscritto il 29 aprile 2012.
Come si evince dalla lettera inviata sabato dal primo cittadino tale accordo era stato dettato dalla volontà dell'amministrazione locale e della regione di avviare la riqualificazione delle strutture Ipab. Il blocco dell'operazione è stato causato dalla mancata Valutazione Tecnica Regionale, continuamente rinviata in attesa dei risultati dell'iniziativa ispettiva avviata dalla regione sull'Ipab Vicenza che, come sottolinea il sindaco, per adesso non ha riportato alcuna anomalia. Il primo cittadino si scaglia quindi contro l'assessore Remo Sernagiotto che aveva dichiarato al Giornale di Vicenza la possibilità di un commissariamento dell'ente. "Ciò che mi preoccupa è il fatto che nella citata intervista l'assessore regionale abbia dichiarato che, dopo l'eventuale commissariamento, l'accordo di programma potrà "ingranare la quarta". Ciò mi fa pensare che l'accordo di programma venga riconosciuto come idoneo nei contenuti, ma sia fermo in attesa di commissariamento dell'Ente, il che è incredibile, inaccettabile e vergognoso se si considera la situazione di vetustà delle strutture che oggi ospitano i miei concittadini, quasi ottocento, in gran parte non autosufficienti", sono le parole di Variati. Le conseguenze di questo stallo, riportate nella lettera, sono due: l'impossibilità di avviare la realizzazione del Centro Servizi a Laghetto che conterebbe 120 posti da destinare agli ospiti della Residenza Parco Città ; e il blocco degli interventi di valorizzazione del patrimonio storico di Ipab, in particolare del Trento e del Salvi, e la connessa riqualificazione delle strutture residenziali. Questa, quindi, l'accusa del sindaco: "senza l'accordo di programma Ipab non riuscirà a garantire la necessaria qualità di servizi agli ospiti, dovrà registrare progressive difficoltà di bilancio fino a gravissime criticità , fino a mettere a repentaglio gli stessi servizi per gli utenti e l'occupazione. Il complessivo programma di interventi si proietta in un periodo di 10 anni, prorogabile, che se non prende rapidamente avvio vedrà incrementare, anno dopo anno, i costi di mantenimento e gestione di Ipab. E ciò pur essendo stata riscontrata la convergente volontà dei tre enti. Solo la Regione oggi sta determinando ritardi che non potranno essere recuperati. E si tratta di un blocco inspiegabile." Infine il prossimo passo di Achille Variati sarà quello di procedere con azioni legali nel caso in cui la situazione di stallo persistesse.
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