Quotidiano |

Caserma dei carabinieri Dueville, Ciambetti: Stato latitante da un anno

Di Emma Reda Domenica 15 Marzo 2015 alle 21:07 | 0 commenti

ArticleImage

Roberto Ciambetti, assessore regionale del Veneto, interviene sulla Caserma dei carabinieri mai diventata operativa a Dueville dal 15 marzo 2014 quando è stata inaugurata

Il 15 marzo 2014  il colonnello dei Carabinieri Giuseppe Zirone arrivò con leggero ritardo all’inaugurazione della Caserma dei Carabinieri a Dueville: il taglio del nastro era già stato fatto.

Quel ritardo, oggi, suona come profetico: la Caserma, pagata con i fondi della Regione Veneto  e dei comuni di Dueville, Caldogno, Montecchio Precalcino, Monticello Conte Otto, nonostante sia stata inaugurata un anno fa oggi non è ancora operativa, è una scatola vuota, un contenitore inutilizzato. Insomma i Carabinieri non sono ancora arrivati.

Le spese sostenute dalle amministrazioni comunali interessate nell’opera non erano di certo poca cosa: Dueville 757.099  €, Caldogno 600.899  €, Montecchio Precalcino 269.508 €, Monticello Conte Otto 506.368 € oltre al contributo della Regione di 1.742.857 €: in anni di bilanci pubblici che faticano a trovare un equilibrio tra tetti di spesa rigidi voluti dal Governo e contribuzioni straordinarie obbligatorie imposte da Roma ai Comuni (l’ultima stangata è del 9 marzo  scorso e per capirci, quest’anno Dueville  riceverà in meno da Roma 72.323 €, Caldogno 60.815, 26.251 € Montecchio Precalcino, 40.116 € Monticello Conte Otto) i soldi  sborsati dagli enti locali per la Caserma dei Carabinieri erano un tesoretto non da poco. Un tesoretto che i sindaci avevano investito nella convinzione che i soldi spesi per la sicurezza dei cittadini siano sempre  fruttuosi. Di questi tempi, visti i numeri record dell’incremento delle attività malavitose, la Caserma di Dueville avrebbe potuto essere un punto di riferimento, un deterrente, la dimostrazione che lo stato di diritto non si arrende.

Lo Stato, invece, ha preferito far finta di nulla: non ci sono i soldi per rendere operativa la caserma e i giorni passano. Domenica 15 marzo è il primo compleanno di una caserma inaugurata ma rimasta sguarnita: immagine inquietante dell’assenza o dell’abbandono. 

Lo stato, quando si tratta di far pagare, che si tratti di cittadini o di enti locali, alza la voce e guai anche solo a sgarrare di un giorno. Quando si tratta il garantire servizi essenziali, imprescindibili, che non possono essere appaltati ad altri, come il controllo del Territorio, lo stato si defila, non c’è: il vuoto che abita la caserma di Dueville è più che inquietante.  Matteo Renzi, narcisisticamente preoccupato di mostrare le magnifiche sorti del suo governo, evita i temi scomodi, cela le contraddizioni e le complessità di scenari sempre più difficili da governare: da una parte l’invasivo dilagare della malavita più o meno organizzata, sempre più forte della sua impunità, con l’esplosione del profugato, e dall’altra la  progressiva latitanza dello Stato, i tagli nei servizi. Eppure le tasse aumentano e aumentano i soldi a disposizione di Roma.  Mentre lo spread guarisce, s’avvelena l’intera società.

La Caserma di Dueville diventa così un monumento, una sorta di opera d’arte che narra oltre le apparenze il degrado e il declino proprio quando i tempi imporrebbero invece una presenza vigile e attenta.

Leggi tutti gli articoli su: Roberto Ciambetti, carabinieri, Dueville

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network