Caserma CC di Dueville, inchiesta a Catanzaro
Mercoledi 15 Febbraio 2017 alle 08:42 | 0 commenti
Dal tribunale di Venezia a quello di Catanzaro: si trasferisce di sede l’eventuale processo a carico dei titolari e del geometra della ditta calabrese «Elle Due Costruzioni srl» che il 9 giugno 2011 aveva vinto l’appalto per la costruzione della tenenza dei carabinieri di Dueville in ragione di un ribasso del 30 per cento sul prezzo base (base d’asta era 3,2 milioni). Titolari e geometra di Lamezia Terme indagati per turbativa d’asta, truffa e appropriazione indebita. Con in più l’aggravante «di aver agito tutti al fine di agevolare l’associazione mafiosa». Sì perché per l’accusa la caserma – di cui la perizia della procura di Venezia ha messo in dubbio la stabilità degli alloggi, di recente scongiurata - sarebbe stata appaltata all’Ndrangheta.
E il Comune di Dueville si è già costituito parte civile con l’avvocato Laura Piva per chiedere i danni patrimoniali e non patrimoniali subiti. Detto che se ne riparlerà in un’aula diversa da quella di Venezia. Ieri infatti il giudice per l’udienza preliminare Massimo Vicinanza ha accolto l’eccezione di incompetenza territoriale sollevata dalle difese dei 4, a favore del collega del tribunale di Catanzaro, competente come distrettuale antimafia. Un passaggio arrivato non prima però che il sostituto procuratore Paola Tonini riformulasse il capo di imputazione, con specifiche soprattutto sul reato più grave contestato, quello di truffa, al fine di sfrondare ogni dubbio su dove si sia consumato, per arrivare quindi ad individuare il tribunale competente per territorio. Determinante era infatti capire e chiarire se la presunta truffa sia avvenuta nel Vicentino o a Lamezia Terme, sede della ditta e pure del conto corrente in cui il Comune di Dueville ha fatto convogliare i soldi per i lavori della nuova tenenza dei carabinieri (il reato di truffa si realizza infatti nel momento dell’arricchimento). Ora quindi gli atti verranno trasmessi alla procura di Catanzaro che dovrà fissare una nuova udienza preliminare per i fratelli Pasqualino, Domenico e Gennaro, rispettivamente presidente e amministratori dell’impresa, ma anche consiglieri e soci, e il loro geometra Antonino Cappello, responsabile del cantiere della caserma. Detto che ora, con questo trasferimento del fascicolo, i tempi processuali rischiano inevitabilmente di allungarsi.
Di Benedetta Centin, da Corriere del Veneto
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.