Case popolari: Giorgetti, gay non discriminati
Martedi 31 Agosto 2010 alle 20:08 | non commentabile
Massimo Giorgetti, Regione Veneto -  L'assessore regionale Massimo Giorgetti interviene in relazione alle polemiche di questi giorni riguardanti il tema "gay-case popolari". "Come ho già detto con chiarezza fin dalle prime dichiarazioni - afferma - non ho intenti discriminatori nei confronti di nessuno. Non mi sono iscritto a nessun partito della "discriminazione sessuale" come qualcuno, dicendo il falso, scorrettamente vorrebbe sostenere.
A questo proposito invito qualche esponente politico del Pd e dell'Udc, improvvisati costituzionalisti, a leggersi gli articoli 29 e 31 della Costituzione e dimostrarmi che ho detto qualcosa di diverso!". "Alla collega Puppato, capogruppo del Pd in Regione - aggiunge Giorgetti - rispondo in anticipo ad un'annunciata interrogazione: come politico ed Assessore Regionale rivendico il mio diritto-dovere di promuovere politiche specifiche anche di aiuto alla famiglia con gli strumenti che ho a disposizione, senza dover essere accusato di omofobia. Se così non fosse mi spieghi se tutta una serie di provvedimenti regionali, votati e condivisi anche dal suo gruppo, che incentivano specifiche categorie e corpi sociali, sono iniqui e discriminatori. Parlando di casa, ad esempio, i provvedimenti a favore degli anziani sono forse discriminatori nei confronti dei giovani? I mutui agevolati per le giovani coppie sono contro le vecchie coppie? Gli interventi a favore dell'imprenditoria femminile discriminano l'imprenditore maschio o gay?". "Se non fossero sufficienti queste considerazioni - conclude Giorgetti - ricordo che i colleghi dell'opposizione, qualora un giorno i veneti gliene dessero la possibilità , potranno legittimamente incentivare coppie gay rispetto alle famiglie tradizionali. Non sarò d'accordo ma io e mia moglie non ci sentiremo discriminati".