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Davide Casadio su caso Gogna e informazione: I Sinti e Rom Veneti cittadini minoritari!

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 21 Luglio 2011 alle 07:47 | 0 commenti

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Riceviamo su [email protected] da Davide Casadio, responsabile dell'associazione Sinti Italiani una richiesta di spazio per la sua lettera al GdV e per quella di Carlo Berini, pubblicata in fondo, entrambre riguardanti il caso Gogna , da noi reso pubblico in una versione "alternativa" (clicca qui e, poi, qui) a quella ufficiale (clicca qui). Come nostra filosofia editoriale lo spazio non è mai negato, a nessuno.

Gentile Luca Faietti, spero che abbia letto la mail inviata da Carlo Berini* due giorni fa.
Le scrivo perchè vorrei rispondere a nome dell'Associazione  in viaggio per il diritto e la cultura, di Vicenza alle due domande che ha fatto ad alcuni politici locali nell'articolo pubblicato domenica scorsa dal titolo: Nomadi, dopo l'episodio Gogna Vicenza a rischio: "Servono nuove ordinanze".

La prima domanda
La polizia locale ha individuato e sequestrato un terreno agricolo in Gogna dove sono state eseguite opere abusive. Pare che fosse una area su cui i nomadi avevano messo gli occhi. Serve ancora massima attenzione in città? Quello dei campi nomadi è un fenomeno destinato a trovare soluzione o a Vicenza rimarrà così come è?
La proprietaria del terreno ha acquistato il terreno anni fa e nessun "nomade" ha messo gli occhi su quell'area anche perchè in Italia i "nomadi" sono un invenzione, una discriminazione che si compie contro i Cittadini italiani che appartengono alle minoranze linguistiche dei sinti e dei rom. La proprietaria del terreno sequestrato appartiene alla minoranza dei sinti italiani (ma non è una "nomade") che lo ha pagato come qualsiasi altro proprietario in Italia.
Io sono convinto che tutto il procedimento di sequestro così come è stato costruito dagli Uffici comunali e dalla Procura della Repubblica si ridimensionerà di molto. Non credo che ripristinare (e ribadisco ripristinare) con della ghiaia l'accesso al terreno così come era fino a qualche anno fa sia un abuso. Come non è certo un abuso chiedere e pagare (ribadisco: pagare) un allacciamento all'energia elettrica. Così come non credo sia un abuso voler irrigare il proprio terreno con l'acqua così come fanno tanti agricoltori. Posso affermare che da parte di alcuni Uffici comunali c'è stato troppo zelo e forse è stato compiuto un abuso a causa del fatto che la proprietaria del terreno appartiene alla minoranza dei sinti italiani. Mi chiedo se sarebbe successo lo stesso per un qualsiasi altro proprietario di un terreno a Vicenza.
Sulla questione della massima attenzione, mi chiedo su cosa? Sul fatto che dei Cittadini italiani vogliano utilizzare una loro proprietà? Mi sembra tutto assurdo e discriminatorio, penso che l'attenzione dovrebbe essere riposta su problematiche ben più gravi come il fatto di non avere ancora un sistema di contenimento idrico che non porti la Città ad essere sommersa dalle acque al primo temporale un po' violento.
Sulla questione dei cosiddetti "campi nomadi" la nostra posizione come associazione è chiara da sempre. Non li vogliamo! Chiediamo la costruzione di micro aree per le famiglie sinte e rom che vivono in stato di povertà così come per gli altri Cittadini si costruiscono gli alloggi ATER. La considero una questione di civiltà, perchè è inverosimile che nella nostra Città nel 2011 ci siano famiglie costrette a vivere in luoghi senza fognature, servizi igienici, ecc... E che sia chiaro un bagno per più di una famiglia è un'infamia!
Credo che ci siano delle forze politiche che a priori non vogliono risolvere la situazione perchè fa comodo poter avere dei propri concittadini, in questo caso sinti o rom, su cui speculare politicamente. Anche questa è una vergogna in una Città che si dice civile.
E non vogliamo certo la solidarietà pelosa o quella caritativa-paternalistica, i sinti e i rom sono dei Cittadini portatori di diritti come un qualsiasi altro Cittadino vicentino. Certo ci sono i doveri ma ad oggi i sinti hanno solo i doveri e nessun diritto.

La seconda domanda
È la strategia vincente quella della integrazione da parte dei nomadi nel tessuto sociale cittadino?
Come le ho spiegato prima i "nomadi" sono un'invenzione razzista. Un termine inventato da chi non è sinto e rom per discriminarci a partire proprio dal nome. Lei si chiama Luca e non penso che Le faccia piacere se io la chiamo Genoveffa, o sbaglio?
Anche su questo tema, l'integrazione, abbiamo sempre spiegato chiaro che noi non la vogliamo ma chiediamo l'interazione. Ovvero chiediamo di essere trattati in maniera eguale a come sono stati trattati tutti i Cittadini italiani, appartenenti a minoranze linguistiche come lo siamo noi. Non mi sembra che per i Ladini in Alto Adige si sia parlato di integrazione come non si è mai parlato di integrazione per i Cittadini italiani appartenenti alla minoranza slovena o a quella tedesca o a quella franco-provenzale, ecc...
Chiediamo i diritti che ci devono essere riconosciuti come appartenenti ad una minoranza linguistica (Articolo 6 della Costituzione italiana) e non devono essere elemosine. Vogliamo un nostro rappresentante al Parlamento italiano, vogliamo partecipare alla vita politica , avere dei sinti in Consiglio comunale, provinciale ma anche regionale. Vogliamo che la nostra lingua sia parlata nelle scuole, vogliamo programmi radio-televesivi dedicati e tanto altro ad oggi garantito a tutti i Cittadini italiani appartenenti a minoranze all'infuori di noi sinti e rom.
Faccio un esempio, per la legislazione europea e in parte per quella italiana (Legge Biagi) gli appartenenti alle minoranze linguistiche in difficoltà nel trovare un lavoro dovrebbero essere considerati dei soggetti svantaggiati con le tutele che ciò consegue, ma ad oggi la legislazione regionale veneta non lo prevede. Mi chiedo: perchè?
Le questioni sarebbero molte ma la questione della partecipazione nelle decisioni che si prendono è fondamentale. Quando si decide qualcosa "a favore" dei sinti o dei rom, gli stessi non solo devono essere informati e consultati preventivamente ma devono avere la possibilità di possedere un potere decisionale. Solo così saremo trattati come qualsiasi altro Cittadini vicentino.
Io sono fiducioso anche per il lavoro che sta svolgendo tutta l'Amministrazione comunale e non solo l'Assessore Giovanni Giuliari e spero che in pochi anni a Vicenza si possa parlare di normalità e non più di emergenze.
Disponibile a chiarimenti, porgo cordiali saluti
Davide Casadio

 

*Lettera di Carl Berini
gentile Luca Faietti, ho letto il suo articolo - Nomadi, dopo l'episodio Gogna Vicenza a rischio: "Servono nuove ordinanze" pubblicato il 16 luglio da La Domenica di Vicenza.
Ritengo scorretto il fatto che non sia dato spazio al presidente Davide Casadio, rappresentante dell'Associazione Sinti Italiani a Vicenza, che legge in copia.
Auspico che venga offerto spazio e rilevanza eguale a quella data ad esponenti politici locali che in alcuni passaggi hanno esplicitato un messaggio irrispettoso verso i vicentini appartenenti alle minoranze linguistiche sinte e rom. Ritengo inoltre il titolo, "Servono nuove ordinanze", improprio e censurabile.
Disponibile a chiarimenti, porgo cordiali saluti
Carlo Berini

Leggi tutti gli articoli su: Giovanni Giuliari, rom, sinti, Gogna, Luca Faietti

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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