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Carrozzieri contro assicurazioni, Donazzan: sconfiggere i poteri forti

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 24 Gennaio 2014 alle 20:46 | 0 commenti

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Regione Veneto - “Nel decreto Destinazione Italia c’è un passaggio relativo alle assicurazioni auto che ancora una volta sostiene le lobbies delle compagnie, rischiando di danneggiare un segmento importante del lavoro in Italia: quello rappresentato dalle piccole carrozzerie artigiane che contano circa 17.000 realtà e 60.000 lavoratori”. Lo afferma l’Assessore al lavoro della Regione del Veneto, Elena Donazzan.

“Nella nostra regione, invece, secondo una stima di Confartigianato del Veneto realizzata a settembre 2013 le imprese che operano nel settore sono 1.917 per un totale di 5.452 addetti, tra cui titolari e soci, e 2.265 dipendenti – prosegue l’Assessore - Con questo decreto si obbligherebbero i cittadini a servirsi delle sole carrozzerie autorizzate dalle Assicurazioni. Che fine hanno fatto le tanto auspicate liberalizzazioni? E la libertà del cittadino di scegliere il proprio artigiano di fiducia? A fronte di ciò neppure un vero per il consumatore, il quale non vedrebbe calare il costo del premio per la Rc auto”.

Dagli anni novanta – sottolinea l’Assessore Donazzan citando i dati delle associazioni di categoria - i costi delle polizze sono aumentati del 245% mentre i sinistri, e quindi i risarcimenti, sono calati del 40%.  Sono dunque aumentati i guadagni per le assicurazioni e anche le spese per gli automobilisti in Italia mentre, in Europa, le frodi sono il doppio rispetto a quelle del nostro Paese, ma con tariffe dimezzate.
“La nuova norma –  conclude Donazzan – permetterebbe alle compagnie di gestire con un cartello il mercato delle riparazioni, riducendo i piccoli imprenditori autonomi a sottostare a regole, prezzi e a contratti capestro. Nel provvedimento, infatti, si prevede che il risarcimento non possa essere superiore a quanto valutato idoneo dall'assicurazione. Quindi si permetterebbe a chi deve risarcire il danno, e pagare la riparazione, di decidere dove, come e quanto pagare. Si chiama ‘conflitto di interesse’   e oltre al paradosso che a decidere il prezzo è chi paga, il danno pesante sarà rappresentato dalla moria di piccole carrozzerie con la loro economia famigliare. Semplicemente inaccettabile”.
“Mi auguro che la Camera, ove si discute in queste ore il decreto – osserva Donazzan – sappia sconfiggere i poteri forti e schierarsi con il lavoro vero”.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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