Quotidiano | Categorie: Politica

Carroccio nel caos, Zaia: espulsioni generano violenza, la Lega non è una riserva indiana

Di Filippo Zenna Martedi 16 Aprile 2013 alle 20:59 | 0 commenti

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Sarebbe stato incalzato parecchio se il punto stampa del dopogiunta non fosse stato annullato per sopraggiunti ed improrogabili impegni. Qualche malizioso aveva subito pensato che si fosse trattato di mossa strategica per prender tempo e non affrontare di petto il terremoto che sta scuotendo e spaccando la Lega Nord. Invece Luca Zaia un'intervista l'ha rilasciata. Certo, un conto è parlare con un giornalista, un altro è sottoporsi al fuoco di domande di un dopo giunta.

Però il governatore del Veneto la questione ha deciso comunque di affrontarla pubblicamente in un'intervista rilasciata a Tgcom24. Parole forti quelle di Zaia, a certificare il suo dissenso pieno dalle ultime decisioni prese a Noventa Padovana con ben 35 espulsi approvate dall'Assemblea: "L'azione disciplinare è un'azione di violenza - spiega Zaia - e come tale dà origine ad altra violenza. Non ho potuto votare, però la mia contrarietà l'ho ribadita ad alta voce. Si dice che bisogna costruire dalle ceneri e noi alle ceneri ci siamo arrivati. Basti pensare che si è arrivati alle mani ed una persona è finita in ospedale per un distacco della retina". Zaia continua sulle espulsioni decise da Tosi: "La Lega non può diventare una riserva indiana. Quanto si sta verificando in questi giorni non è mai successo nella lunga storia del movimento". La spaccatura è tra maroniani (quindi tosiani) e bossiani, tra quelli che seguono le nuove direttive e quelli che vogliono restar fedeli alle indicazioni ed al modello partitico del senatur. Secondo Zaia non è proprio così: "In un momento del genere non esiste la questione dei bossiani o dei maroniani. In una fase così delicata c'è da gestire le diverse anime del partito e metterle d'accordo. E non ci si riesce di certo con provvedimenti disciplinari".

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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