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L'ex questore Carmine Damiano nuovo presidente della Mantovani

Di Filippo Zenna Venerdi 15 Marzo 2013 alle 20:07 | 0 commenti

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Un uomo d'ordine per colmare il disordine e le perdite (azionarie e d'immagine) subite dopo l'arresto di Piergiorgio Baita. La Mantovani spa, società fulcro nell'inchiesta-terremoto per frode fiscale avviata dalla Guardia di finanza e che fa tremare tutto il Veneto, ha deciso di rispondere con le unghie all'effetto sfiducia del momento e di superare il momento di crisi attuale con una mossa strategica.

Romeo Chiarotto, mai indagato e ritenuto completamente ignaro dei movimenti illeciti di Baita, ha deciso di azzerare e rinnovare il cda (Paolo Dalla Via e Gianfranco Zoletto le new entry) e poi di dare una sterzata decisa alla guida della società. Ed ha così nominato Carmine Damiano nuovo presidente della Mantovani. Damiano, 64 anni, è l'ex questore di Treviso e basta questo per lanciare all'esterno un'immagine di sicurezza e di legalità. Resterà in carica fino all'approvazione del bilancio del 2015. Tre anni per risanare l'immagine di una società uscita a pezzi dall'inchiesta che ha inchiodato l'ex amministratore delegato."Ha fatto del rispetto della legalità la missione della propria vita e questa - recita la nota ufficiale della Mantovani - vuole essere una risposta chiara e univoca dell'azionista di riferimento della società per affermare che il rispetto della legge, l'etica, la trasparenza sono valori della Mantovani, i quali devono trovare espressione in tutti i rapporti con gli stakeholders della società, in particolare i dipendenti, i committenti pubblici e privati, i partners nei progetti e nelle iniziative, il mondo finanziario, gli azionisti. Carmine Damiano ha vissuto fino allo scorso anno un'intensa vita per difendere la legalità. Entrato in Polizia di Stato nel 76 ha lavorato da capo della Digos di Padova, combattuto gli eversivi di destra e di sinistra, catturato criminali pericolosi: l'ultimo in ordine temporale il boss Felice Maniero dopo la fuga dal carcere di Padova. Trenta i riconoscimenti ricevuti dal Ministero dell'Interno. Ora quello della Holding dell'ingegner Romeo Chiarotto, che punta tutto sul profilo integerrimo di Damiano per ripulire l'immagine danneggiata dall'arresto di Baita.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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