Quotidiano | Categorie: Scuola e formazione

Carenza presidi, Elena Donazzan: “fallimento organizzativo, urge autonomia regionale nell’istruzione”

Di Note ufficiali Mercoledi 5 Settembre 2018 alle 17:55 | 0 commenti

ArticleImage

L'assessore regionale all'Istruzione del Veneto Elena Donazzan commenta così - in un comunicato stampa - la carenza di presidi nelle scuole della Regione: "Il caso del preside del liceo di Mogliano Veneto costretto ad accettare la reggenza dell’istituto comprensivo di Murano - Burano - Torcello, oppure quello della collega di Puos d'Alpago chiamata alla gestione di ulteriori 5 scuole a Cortina, e quindi a ben 75 chilometri di strade di montagna di distanza, sono sintomatici dell’assoluto caos organizzativo in cui versa la scuola italiana, in cui stanno venendo al pettine tutti i nodi degli ultimi 10 anni. 

Blocco della spesa pubblica, pochissimi concorsi indetti e, come nel caso di quello per dirigenti scolastici, poi addirittura ‘congelati’. Intanto molti insegnanti e presidi sono andati in pensione, non ci sono state le giuste immissioni in ruolo per il fabbisogno necessario o, come nel paradosso degli insegnanti diplomati magistrali, in ruolo ma ‘con riserva’: un termine astruso nel diritto del lavoro che mai si potrebbero applicare al privato. Altro esempio lampante di disorganizzazione sono gli insegnanti precari da 20 anni, ovvero licenziati ogni anno e riassunti per lo stesso servizio e nella stessa amministrazione: nel privato avrebbero condannato il datore di lavoro alla loro assunzione come minimo".

"Il caso dei presidi in Veneto è particolarmente grave – prosegue Donazzan - Ne mancano quasi il 50 per cento: il che significa che un dirigente scolastico, con le gravi responsabilità di organizzazione interna, di gestione di minori e dei compiti complessi che oggi la scuola affronta, deve occuparsi dell’istituto in cui è titolare con magari 2000 studenti e poi anche di un altro istituto di dimensioni analoghe" .

 

"Bene ha fatto il preside di Mogliano Veneto, con toni pacati ma fermi, a denunciare la sua situazione paradossale ma tutt’altro che unica. Come bene ha fatto pure la prof.ssa Rossetti di Puos d’Alpago che con coraggio e fermezza si è dichiarata pronta al licenziamento piuttosto di accettare questa assurda imposizione. Due situazioni paradossali, impossibili da gestire al meglio con una difficoltà logistica così oggettiva e con il rischio di vanificare gli sforzi che la Regione, con il mio Assessorato, in questi anni ha fatto per mantenere il presidio del territorio anche nelle situazioni più difficili e disagevoli, perché dove permane una scuola, lì le famiglie continuano a vivere. Ecco che per le isole di Venezia, o per alcune realtà montane, la Regione del Veneto ha attuato politiche che non tenessero conto dei soli numeri degli allievi, ma della importanza della presenza della scuola, degli insegnanti e dei presidi - continua l'assessore regionale - Così non si può veramente più andare avanti e credo che l’unica risposta sia nella gestione autonoma dell’Istruzione, per fare investimenti e programmazione coerenti con le esigenze del territorio".

Leggi tutti gli articoli su: Scuole, Elena Donazzan, Regione Veneto, Presidi

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network