Quotidiano | Categorie: Lavoro, Fatti

Carceri, assessore Lanzarin: “in Veneto lavorano 4 detenuti su 10, primi in Italia”

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 20 Ottobre 2016 alle 16:03 | 0 commenti

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La Regione Veneto comunica che dei 2136 reclusi nei penitenziari del Veneto 842 lavorano, cioè 4 su 10. Il Veneto registra il tasso di detenzione più basso (42 detenuti ogni 100 mila abitanti) e il tasso di occupazione più alto (39,4 per cento). Lo rende noto l’ultimo numero del bollettino di Statistica della Regione Veneto. Secondo i dati rilevati al 30 giugno 2016, la popolazione detenuta delle due Case di reclusione e delle 7 Case circondariali è diminuita del 6,6% rispetto al 2015. I detenuti sono prevalentemente uomini (94,7%) e stranieri (54%), che - rispetto agli italiani- riescono a usufruire meno delle misure alternative al carcere, perché spesso sprovvisti dei requisiti alloggiativi e dei riferimenti familiari che ne consentono la concessione.

Circa il 30% dei ristretti era disoccupato al momento della carcerazione. La durata complessiva della pena è inferiore ai 5 anni per il 54% dei condannati e al 45,4% rimangono meno di due anni da scontare. Negli ultimi dieci anni la percentuale dei detenuti che all’interno del carcere lavora è cresciuta del 13 per cento. In Veneto il tasso di occupazione dei detenuti risulta superiore di 11 punti rispetto alla media nazionale che vede occupati 28,2 detenuti su 100. Il 57,4% delle persone ristrette nelle nove carceri del Veneto lavora alle dipendenze dell’amministrazione penitenziaria, il rimanente 42,6% sono lavoratori semiliberi o assegnati ad un lavoro all’esterno, o lavorano per imprese e cooperative, per lo più in di assemblaggio, call center, o di pasticceria e panificazione. In proporzione sono maggiormente occupate le donne detenute (62% in Veneto a fronte di una media nazionale del 40%) rispetto agli uomini, e gli italiani rispetto agli stranieri (38,2%).

 

“L’aumento dei detenuti con una occupazione dentro o fuori del carcere – commenta l’assessore Lanzarin – è legato alla particolare sensibilità del territorio veneto, dell’associazionismo e del volontariato, alla capillare opera di promozione ed informazione promossa dal Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria, nonché all’intuizione da parte degli imprenditori che interpretano il carcere anche come una risorsa”.

“L’opportunità per i detenuti di lavorare svolge un ruolo fondamentale per il recupero e il reinserimento che, comunque, nel breve termine, li vedrà nuovamente immessi nel contesto sociale, con il debito penale scontato e la necessità di acquisire pari dignità. Molti di loro al momento dell’arresto e della condanna non avevano un’occupazione. L’esperienza lavorativa maturata in carcere, soprattutto se sostenuta da percorsi formativi, è il primo antidoto verso le recidive e una concreta opportunità di integrazione e reinserimento”.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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