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Carcere, UIL PA Polizia Penitenziaria non parteciperà per protesta a celebrazione triveneta

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 7 Giugno 2016 alle 15:54 | 0 commenti

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UIL PA Polizia Penitenziaria
La Segreteria Regionale Triveneto UILPA Polizia Penitenziaria comunica che non parteciperà alla celebrazione del 199° annuale del Corpo di Polizia Penitenziaria che si terrà negli Istituti del Triveneto, poiché riteniamo che la contingenza della situazione penitenziaria non imponga alcun festeggiamento. Gli eventi critici si registrano in maniera sempre più frequente, tra questi spiccano le aggressioni e i ferimenti del personale in divisa da parte della popolazione detenuta.

Si citano i due casi registrati negli ultimi giorni, quello verificatosi a Gorizia in cui n. 6 agenti sono rimasti feriti a seguito di una violenta aggressione da parte di un detenuto straniero e quello occorso a Vicenza in cui un Ispettore è rimasto ferito a seguito di aggressione da parte di detenuto durante le fasi della sua scarcerazione.

Gli organici della Polizia Penitenziaria sono sempre più carenti, anche in considerazione del fatto che vi è un nutrito contingente di personale inviato in servizi di missioni per conto della stessa Amministrazione in altre sedi del territorio Nazionale, a scapito dei reparti periferici.

Il servizio dei colloqui familiari nelle giornate festive, voluti fortemente dalla Amministrazione centrale, ha cagionato un ulteriore aggravio delle condizioni lavorative ed un aumento dei turni lavorati nelle giornate festive.

I mezzi destinati alle traduzioni detenuti sono sempre di meno e sempre più obsoleti; mentre i piantonamenti e le visite presso i luoghi esterni di cura sono in continua crescita.

I funzionari Comandanti sono sempre di meno e quei pochi che sono rimasti a guidare i reparti sono sempre più demotivati.

Vengono aperti nuovi reparti detentivi o addirittura interi carceri con personale insufficiente, incidendo sui diritti soggettivi ed interessi legittimi degli agenti.

Il personale di Polizia Penitenziaria è in attesa del rinnovo del contratto scaduto nel 2009, e i pensionati del Corpo non vengono sostituiti negli organici dei reparti, con un turn over oramai soltanto anelato.

Lo stress da lavoro correlato è in continua crescita, a seguito delle proibitive condizioni lavorative, dovute alla farsa della sorveglianza dinamica e della custodia aperta, che ha permesso la proiezione delle dinamiche devianti della società esterna all’interno delle carceri, con continue violazioni disciplinari e fatti di reato in danno degli operatori e dei beni dello Stato; basti pensare al reparto per l’osservazione psichiatrica di Verona, costato circa 200.000 euro, distrutto da un detenuto e mai risarcito, o le camere detentive della struttura di Vicenza, che negli ultimi mesi sono state vandalizzate da alcuni detenuti, anch’esse mai risarcite.

La popolazione detenuta sta attraversando un trend al rialzo, con circa 200 nuovi ristretti ogni giorno ospitati nelle patrie galere.

L’accordo in itinere per l’attribuzione del fondo incentivi per l’efficienza dei servizi istituzionali, tra i ruoli di responsabilità degni di attribuzione del premio incentivante, non individua coloro che coordinano la sicurezza nelle strutture, Comandanti di Reparto e Ispettori addetti alla Sorveglianza Generale, ma vengono individuati come compiti caratterizzati da elevata responsabilità i capi sezione degli Uffici Regionali, creando una netta disparità di trattamento e una scollatura ancor più marcata tra le periferie ed il centro regionale.

Si segnala, altresì, l’insalubrità della maggior parte dei posti di servizio dei poliziotti penitenziari delle strutture del Triveneto che per adempiere al loro servizio istituzionale rischiano di ammalarsi per l’incapacità dell’Amministrazione di garantire loro il rispetto di quanto previsto dalla normativa in vigore D.Lgs 81/2008.

I Poliziotti dei reparti operativi sono lasciati ogni giorno in balia delle emergenze e delle carenze strutturali e logistiche delle carceri, dimenticati nelle trincee di periferia, ad espletare un difficile servizio per lo Stato di garanzia dell’esecuzione penale e risocializzazione dei condannati.

Solo grazie all’abnegazione e all’alto senso del dovere dei poliziotti di trincea, che garantiscono, con sacrificio personale, la sicurezza delle carceri è possibile dormire sonni tranquilli.

Per tutte queste ragioni la UILPA Polizia Penitenziaria non parteciperà alle celebrazioni dell’annuale del Corpo, con l’auspicio di destare le coscienze sulle difficoltà lavorative dei Poliziotti e di ottenere l’interessamento dei vertici dell’Amministrazione per la risoluzione delle problematiche segnalate.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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