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Carcere di Vicenza, Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: "sfiorata la tragedia"

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 13 Luglio 2016 alle 16:25 | 0 commenti

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Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria

Si è sfiorata la tragedia ieri sera nel carcere di Vicenza. “Colpa e conseguenza della protesta sconsiderata e incomprensibile di un detenuto italiano, che ha appiccato un incendio nella cella dov’era ristretti, dando fuoco a tutto quello che vi era all’interno”, spiega Giovanni Vona, segretario nazionale per il Triveneto del  Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, il primo e più rappresentativo della Categoria. “Sono stati momenti di grande tensione e pericolo, gestiti però con grande coraggio e professionalità dai poliziotti penitenziari.

Nonostante un fumo denso, immediatamente propagatosi nella Sezione, i bravi poliziotti hanno salvato la vita al detenuto che aveva dato fuoco alla cella, poi hanno provveduto a mettere in salvo i detenuti dalle altre celle del Reparto detentivo che erano invase dal fumo. Poteva essere una tragedia, sventata dal tempestivo intervento dei poliziotti penitenziari di servizio nel Reparto e dal successivo impiego degli altri poliziotti penitenziari in servizio nel carcere. Sono stati bravi i poliziotti penitenziari in servizio nel carcere di Vicenza, 5 dei quali sono rimasti feriti ed intossicati, a intervenire tempestivamente, con professionalità, capacità e competenza”. Vona sottolinea come l’incendio sventato a Vicenza “è sintomatico del fatto che le tensioni e le criticità nel sistema dell’esecuzione della pena in Italia sono costanti. E la situazione è diventata allarmante per la Polizia Penitenziaria, che paga pesantemente  in termini di stress e operatività questi gravi e continui episodi critici”.

Anche Donato Capece, segretario generale del SAPPE, rivolge “solidarietà e vicinanza al Personale di Polizia Penitenziaria di Vicenza, che hanno risolto in maniera professionale ed impeccabile il grave evento critico” e giudicano la condotta del detenuto che ha provocato l’incendio “irresponsabile e gravissima. Nel 2015 abbiamo contato nelle carceri italiane 7.029 atti di autolesionismo, 956 tentati suicidi sventati in tempo dalla Polizia Penitenziaria, 4.688 colluttazioni, 921 ferimenti. Solo a Vicenza si sono registrati 50 atti di autolesionismo, 4 tentati suicidi, 65 colluttazioni e 8 ferimenti. Si tenga conto che a Vicenza erano detenute, il 30 giugno scorso, 213 detenuti rispetto ai circa 150 posti letto regolamentari, mentre il Reparto di Polizia Penitenziaria, che dovrebbe contare 197 unità, ne ha in forza 152, quindi ben 45 in meno”.
“Le carceri, dunque, sono ad alta tensione anche in Veneto: ma lo sono per gli Agenti di Polizia Penitenziaria, sempre più al centro di gravi eventi critici come quello di Vicenza”, conclude Capece, leader nazionale del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria. “Alla teoria di chi parla di carceri conoscendoli poco, ossia dalla parte della Polizia Penitenziaria, vogliamo rispondere con la concretezza dei fatti. Che parte da un dato incontrovertibile: la Polizia Penitenziaria continua a ‘tenere botta’, nonostante le quotidiane aggressioni. I problemi del carcere sono reali, come reale è il dato che gli eventi critici nei penitenziari sono in aumento.. E nonostante la Polizia Penitenziaria sia carente di 8mila Agenti in organico, necessari anche per adeguare e potenziare i Reparti di Polizia delle carceri venete e di Vicenza in particolare, la Legge di stabilità ha bocciato un emendamento che avrebbe permesso l'assunzione di 800 nuovi Agenti, a partire dall’assunzione degli idonei non vincitori dei precedenti concorsi, già pronti a frequentare i corsi di formazione. E’ sotto gli occhi di tutti che servono urgenti provvedimenti per frenare la spirale di tensione e violenza che ogni giorno coinvolge, loro malgrado, appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria nelle carceri italiane e venete, per adulti e minori. Come dimostra l’incendio sventato ieri a Vicenza”, conclude.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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