Carburanti agricoli, Manzato: no ai tagli
Venerdi 16 Novembre 2012 alle 18:23 | 0 commenti
Regione Veneto - "L'ultima vittima del gioco in corso a Roma sulla legge di stabilità sembra essere l'ulteriore riduzione della quantità di gasolio a tassazione agevolata destinato alle aziende agricole. Sono sempre più perplesso circa le effettive capacità di questa maggioranza, fatta soprattutto da sedicenti tecnici, liberali e imprenditori, di poter dare un futuro di sviluppo al Paese".
Franco Manzato, assessore all'agricoltura del Veneto, non nasconde la sua contrarietà "alla trovata dei relatori di una legge, che sembra fatta da persone cui è stato regalato un meccano da ragazzini e che si dilettano a montare e smontare i pezzi senza pensare a cosa potrebbe servire ciò che stanno costruendo".
"Va da sé che la conferma del taglio del gasolio agevolato sarebbe la morte di molte aziende agricole - spiega Manzato - probabilmente le più specializzate in determinati settori (penso alle serre, ad esempio) o quelle che dovessero essere investite da una eventuale nuova siccità (il costo dell'irrigazione rischierebbe di essere pari o superiore alla perdita del prodotto). A me sembra una vera e propria "penalizzazione ideologica" per un settore che è il più strategico che abbiamo e l'unico che oggi crea un po' di ricchezza e occupazione, ma che è considerato residuale, materialmente e culturalmente".
"Ciò che mi preoccupa, da questo emendamento e in tutta la manovra in corso sulla Legge di stabilità , sono il gioco delle parti, le velleità da piccolo chimico nel dosaggio dell'ignoto e l'assoluta irresponsabilità circa quello che si vuole o si deve fare. Facciamo pure finta che il primo obiettivo in assoluto sia di assicurare lunga vita allo Stato e all'apparato più spendaccione, inefficiente e per certi aspetti sadico del mondo. Ma ci sarà bene una scala di ulteriori priorità . Chessò: lavoro, salute, trasporto pubblico, cultura, sicurezza eccetera. Si decide la finanziaria sulla base di queste priorità , incentivando quelle ai primi posti a spese dei settori che vengono dopo. Altrimenti siamo al puro e semplice sudoku istituzional - contabile, che si trasforma nel penoso e inutile taglio lineare da lobby".
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