Carabinieri sventano uno scippo di portafoglio e un finto venditore di frutta
Mercoledi 7 Novembre 2018 alle 15:08 | 0 commenti
I Carabinieri della Stazione di Camisano Vicentino, il 06 novembre 2018, a conclusione della relativa attività di indagine hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza S.DF, 36enne residente ad Afragola in provincia di Napoli. L’indagato, nei giorni precedenti, si presentava alla guida di una Fiat Doblò presso l’abitazione di un 53enne residente a Grumolo delle Abbadesse.
Dopo alcuni convenevoli, in particolare presentandosi come amico di vecchia data del figlio, l’uomo gli consegnava a titolo di omaggio tre cassette di frutta di pessima qualità per conquistare, in questo modo, la fiducia della persona.
Poco dopo, però, pretendeva con insistenza la consegna di una somma di danaro.
Il 53enne, a questo punto, estraeva dal portafogli una banconota da € 20,00, che l’indagato con destrezza gli sottraeva e nonostante le insistenze della parte lesa di vedersela restituita, l’individuo si allontanava velocemente a bordo del mezzo.
Attraverso il numero di targa annotato dal malcapitato i militari riuscivano, in questo modo, a risalire all’identità dell’autore il quale, peraltro, non è nuovo a simili fatti.
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Vicenza, nella serata del 05 novembre 2018, hanno indagato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza per furto aggravato in concorso W.A 26enne di nazionalità pakistana senza fissa dimora e E.Z. 31enne vicentina, residente ad Isola Vicentina.
La coppia, mentre a piedi percorreva via Legione Antonini nel capoluogo, avvicinava un giovane al quale sfilavano dalla tasca dei pantaloni il portafogli, dileguandosi poi a bordo di un’autovettura parcheggiata nelle vicinanze.
All’accaduto assisteva una passante che, immediatamente, contattava il 112 fornendo il numero di targa del veicolo ed una descrizione sommaria degli autori.
Sul posto veniva inviata una pattuglia che, dopo una breve ricerca, rintracciava l’autovettura a poca distanza.
Gli occupanti, successivamente identificati per gli indagati, venivano sottoposti a controllo e perquisizione, quest’ultima con esito negativo relativamente alla refurtiva poco prima sottratta la quale, verosimilmente, era stata gettata altrove.
Le indagini proseguono per verificare se la coppia, in passato, si è resa responsabile di furti con il medesimo modus – operandi.Â
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