Cappello Alpini, Cattaneo: atteggiamenti di chiusura di prelati
Venerdi 6 Novembre 2015 alle 17:39 | 0 commenti
Nota di Roberto Cattaneo, capogruppo Forza Italia in Consiglio Comunale
La posizione assunta dal Parroco di Laghetto in occasione del funerale dell’Alpino Antonio Conca, vietando agli alpini presenti di tenere il capello in testa e di non esporre i labari, ha suscitato non poche negative considerazione da parte di esponenti dell’Ana e di politici e non poca perplessità in molti cittadini, in primo luogo proprio tra gli ex alpini.
Da diverso tempo si assiste al fatto che alcuni prelati hanno un atteggiamento di chiusura nei confronti delle rappresentanze d’arma in occasione dei funerali di associati. Le giustificazioni addotte da questi sacerdoti sono certamente corrette dal punto di vista liturgico ma il sentimento dominante negli appartenenti alla associazioni d’arma, e in special modo, negli alpini è sicuramente un forte sentimento cristiano vissuto anche attraverso la scelta di vita, rappresentata, come un simbolo non di guerra ma di solidarietà umana e cristiana proprio della penna nera. E questo è valido anche per i labari. Non credo che esista un solo alpino che pensi di offendere la Chiesa perché tiene il cappello in testa. Tutt’altro. Per tutti noi è al contrario un segno di rispettoso saluto al compagno “andato avanti†e contemporaneamente un deferente messaggio di appartenenza e un omaggio alla Chiesa Cattolica. Non credo però, pur non condividendo l’atteggiamento di questi sacerdoti, che la Chiesa voglia, nel suo complesso, escludere le penne nere e le altre associazioni d’arma dal suo seno, e mi auguro invece che si trovi presto un modo per aprire un dialogo costruttivo e positivo.
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