Capodanno, in 450 per “Quelli dell’Ultimo” il fine anno alternativo
Martedi 29 Dicembre 2015 alle 17:59 | 0 commenti
Caritas Vicentina
Sono iniziate ieri sera 28 dicembre gli eventi di Quelli dell’Ultimo, l’iniziativa per una fine dell’anno alternativa organizzata da Caritas Diocesana e Pastorale Giovanile Diocesana. Al centro “Ora Decima†in Contrà Santa Caterina a Vicenza si è svolto infatti il workshop "L’altro: schiavitù o libertà ?â€. Organizzato insieme al gruppo “Rise Againâ€, è stata una grande tavola rotonda per aprirsi al dialogo e all’ascolto, con un confronto su tre verbi: andare, incontrare, ospitare.
Erano presenti Cristina Guarda, consigliere regionale e membro della commissione "politiche economiche e del lavoro"; Saloua Ghribi, mediatrice culturale; Davide Bellarte, responsabile della comunità “progetto Jonathanâ€; Dario Dalla Costa, esperto in dialogo interreligioso e membro dell’associazione “Incursioni di paceâ€; Ashraf Ali Younis, responsabile del consiglio consultivo del consiglio islamico di Verona.
Intanto fervono i preparativi per l’appuntamento del 31 dicembre, al quale sono iscritte 450 persone. Oltre ai giovani (16-35 anni), quest’anno la partecipazione è stata allargata anche alle famiglie giovani con bambini (indicativamente fra i 6 e i 10 anni). La sfida per tutti è quella di un ultimo dell’anno inedito, all’insegna dell’incontro, della prossimità , dell’amicizia e del divertimento all’interno di 40 realtà di tutta la provincia che accolgono anziani, persone con disagio mentale o con disabilità , persone senza dimora e richiedenti asilo. Due i punti di ritrovo: Vicenza e Noventa. Si inizia in entrambi i posti alle ore 14: a Vicenza alla Parrocchia di San Giuseppe (via Mercato Nuovo 2), mentre per i giovani del Basso Vicentino l’appuntamento è a Noventa Vicentina presso il Patronato San Vito (Via Matteotti 4, a fianco del Duomo).
“Dopo un momento di presentazione da parte degli organizzatori, i ragazzi decideranno in quale struttura passare l’ultimo dell’anno, formeranno piccoli gruppi ciascuno guidato dallo "sherpa" e si sposteranno nei luoghi di destinazione. Passeranno il pomeriggio o l'intera serata presso una realtà che accoglie persone in difficoltà : case di riposo, comunità per persone con disagio mentale o con disabilità , persone senza dimora, comunità per persone detenute, ecc.. portando gioia e spensieratezza†spiegano gli organizzatori. Un vero e proprio Capodanno alternativo per chiudere l’anno e iniziarne uno nuovo all’insegna del servizio e della solidarietà .
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