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Caso Kyenge, Miss Schio e il razzismo: ci sono due vincitori

Di Edoardo Andrein Mercoledi 17 Luglio 2013 alle 14:11 | 0 commenti

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Solo poche settimane fa una ragazza italiana di origini marocchine vince la "tappa" di Schio del concorso Miss Blu Mare e sui vari social network una notevole e sorprendente quantità di vicentini si scatena in una infinita serie di polemiche razziste. Nei giorni scorsi, invece, l’ex ministro e attuale vicepresidente del Senato Roberto Calderoli da un comizio si è lasciato andare, a suo dire, a una battuta riuscita male.

“Quando vedo le immagini della Kyenge non posso non pensare, anche se non dico che lo sia, alle sembianze di un orango”.

Apriti cielo. L’indignazione delle persone comincia a infiammarsi piano piano fino a diventare un caso nazionale dibattuto per giorni in televisione e sui giornali. Gli esponenti politici del centrosinistra e il premier Enrico Letta chiedono immediatamente le dimissioni di Calderoli, il quale nel frattempo si scusa con un intervento in Senato stringendo anche la mano al ministro Kyenge.

Polemica chiusa e tutto finito? Macché, ci ha pensato l’assessore veneto all’integrazione, ai flussi migratori e Protezione civile Daniele Stival a rinfocolare le polemiche condividendo sul suo profilo Facebook questa frase:

«Riteniamo vergognoso che si possa paragonare un povero animale indifeso e senza scorta ad un ministro congolese».

Apriti cielo, per la seconda volta, anche perché dopo l’accaduto ai microfoni della stampa locale l’assessore Stival dichiara:

«Al ministro non ho fatto nulla, se avessi fatto qualcosa di male mi scuserei. La pensiamo in modo diverso, mi dispiace se qualcuno si è sentito offeso».

La vicenda diventa paradossale perché il Presidente Luca Zaia, infuriato con l’assessore scelto da lui ed esponente del suo stesso partito, la Lega Nord, pretende subito una lettera di scuse pubblica.

“Pregiatissimo Signor Ministro Cecile Kyenge, La prego di voler accogliere le mie scuse personali per averLa fatta oggetto di una assai pesante e ingiustificata ironia”.

Con queste parole ieri l’assessore Stival inizia la sua lettera di scuse. E come Calderoli rimane in sella al suo posto.

La domanda però che rimane sospesa, vista la grande quantità di stranieri nel nostro Paese, è questa: in Italia e a Vicenza, visto il caso di Miss Schio, c’è il rischio di trascendere in casi di razzismo verso le persone di pelle nera, quello che per decenni, e in parte ancora oggi viste le recenti azioni della polizia, ha infestato gli Stati Uniti?

Una lettera fuori dal coro di un nostro lettore arrivata ieri in redazione che ricordava come ci sia del razzismo anche in altri casi, un paio di ore dopo la nostra pubblicazione nel pomeriggio aveva generato più di 900 visite da parte degli utenti.

Quello che è certo è che nel 2013 siamo ancora il paese degli insulti razzisti ai giocatori di calcio di colore, tra cui uno di loro, Balotelli, per di più è italiano; o dalle discriminazioni in diversi ambiti sociali nei confronti dei neri, come dimostrato da diverse inchieste giornalistiche recenti.

Ecco, da parte di chi ricopre cariche istituzionali come un vicepresidente del Senato, o un assessore regionale, forse sarebbe meglio evitare battute che possono creare incomprensioni razziste.

O forse è tutta una grande bolla di sapone creata dai "soliti" giornalisti, per colmare la penuria di notizie sotto l’ombrellone e magari per coprire il gravissimo caso di Alma Shalabayeva e della figlia Alua espulse in quattro e quattr'otto con tutti i risvolti internazionali conseguenti? ...

In tutto questo turbinio di commenti, analisi, critiche, l’aspetto che risalta è che Ahlam El Brinis la ragazza 17enne di origini marocchine vincitrice di Miss Blu mare a Schio e la signora ministro Cécile Kyenge, medico italiano di origini congolesi, con le loro parole o comportamenti sono sembrate dei giganti.

Mai una parola fuori posto, nessuna polemica aggressiva o desiderio di aggiungere controversie inutili; insomma un comportamento pacato e riflessivo da cui molti italiani avrebbero da imparare.

A comincaire dall' ex ministro Calderoli, dall'assessore Stival e dagli anti El Brinis della rete.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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