Canone Rai, alcune obiezioni
Domenica 7 Settembre 2014 alle 21:21 | 0 commenti
La Rai, che è sempre attiva per le sue campagne di recupero della presunta evasione fiscale sul canone. Informa che i risultati - sono abbastanza magri poiché, considerando che, a detta Rai, il 100% dei contribuenti (i nuclei famigliari anagrafici) abbia un apparecchio tv, coloro che pagano questa imposta sarebbero il 68,7% (16 milioni e mezzo di nuclei) generando introiti per 1,7 miliardi di euro. Dati che più o meno, nel corso degli anni, rimangono stabili con solo dei leggeri recuperi.
Col nuovo governo sono state fatte delle timide proposte per cercare di evitare queste alte percentuali di evasione.
Nel frattempo cosa accade?
1 - la norma in vigore stabilisce che l'imposta per il possesso di un apparecchio tv debba essere pagata rispetto ai nuclei anagrafici, anche se due nuclei fanno riferimento al medesimo apparecchio. Ecco, quindi, che ai soggetti con partita Iva, che hanno la medesima ubicazione fisica per residenza del nucleo familiare e per la partita Iva, l'azienda pubblica intima di pagare due imposte, così come intima il doppio pagamento alla badante che ha la residenza anagrafica e l'abitazione presso le persone dove presta la propria opera. La norma e chiara, e la Rai ha ragione: il problema, quindi, è la norma
2 - per tutti gli altri "abbonabili", invece, continua la campagna di intimazione e, spesso, di disinformazione per costringerli a farli diventare contribuenti anche se non dovrebbero. A dimostrazione di questo, riportiamo il testo della lettera che arriva in questi giorni nelle case di chi "non risulta nell'elenco degli abbonati". Un testo per il quale, se non fosse stato scritto dalla Rai ma da una qualunque azienda di recupero crediti, l'Antitrust la perseguirebbe per pratica commerciale aggressiva e scorretta.
Ecco il testo:
Egregio signore...
facciamo riferimento alle nostre precedenti comunicazioni per ricordarle che a tutt'oggi non è pervenuta alcuna risposta utile alla chiusura della sua pratica, nè risulta da lei stipulato un abbonamento alla televisione.
Le confermiamo pertanto che l'Amministrazione finanziaria dello Stato procederà agli accertamenti previsti dalla legge a carico dei detentori di apparecchi atti od adattabili alla ricezione dei programmi televisivi non abbonati (art.1 RDL 246/1938 e art. 27 L.223/11990).
Per evitare il pagamento delle sanzioni conseguenti l'accertamento (art. 9 DPR 26/10/1972 n.64 e art.19 comma 3 Dlg n.473 del 18/12/1997), è indispensabile che lei provveda a versare l'importo di euro 97,13 dovuto per il periodo marzo-dicembre 2014, utilizzando il bollettino ci conto corrente allegato (per informazioni sugli abbonamenti Tv, consultare televideo Rai dalla pagina 380 ed il sito internet www.abbonamenti.rai.it, dove è anche presente l'elenco delle tipologie di apparecchi atti od adattabili come riportato - a titolo esemplificativo - nella nota interpretativa del Ministero dello Sviluppo Economico - Dipartimento delle Comunicazioni - prot.12991 del 22.2.2012).
Cordiali saluti
Rai Radio Televisione Italiana
Direzione Rai canone
firma illeggibile
Significato leggibilissimo
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