Canale 68, lunedì Barbieri incontra un cavaliere bianco
Domenica 28 Ottobre 2012 alle 13:15 | 0 commenti
«Nessuna facile illusione per Canale 68», ci dice Luca Barbieri amministratore e direttore tecnico della storica televisione di Cornedo fondata 32 anni fa dal padre Claudio, «ma lunedì con i miei consulenti ho un incontro preparato da tempo da un professionista del settore della comunicazione con un gruppo della provincia che è interessato a dare continuità alla nostra emittente e a investire. Il gruppo opera a livello nazionale, ma non solo, e con posizioni di leadership in settori della comunicazione diversi ma che potrebbero sfruttare notevoli sinergie tra la nostra storicità e il nostro know how tecnico e giornalistico con le loro strutture organizzative e commerciali».
Si apre, quindi, uno spiraglio per l'unica vera alternativa a Tva per l'informazione televisiva a Vicenza e specialmente in tutto l´Alto e l´Ovest Vicentino, a rischio chiusura non tanto per l'obbligata cessione delle sue frequenze al ministero delle Telecomunicazioni per il decreto "rottamazione" a favore delle compagnie telefoniche, ma per l'esaurirsi della spinta finanziaria e, soprattutto, di lavoro della famiglia: il padre Claudio, il motore da sempre di canale 68, deve fare "un passo indietro" per motivi di salute e la struttura familiare non è in grado di assorbirlo.
«Avevamo già avuto contatti con varie altre realtà e con una di queste, anch'essa della provincia berica, eravamo già arrivati vicini ad un'ipotesi di accordo poi rinviata per diverse priorità attuali nello sviluppo del suo business principale. Non è detto che anche questa realtà possa rientrare in gioco, magari con una partecipazione di minoranza, se dovesse fare un deciso passo avanti l'incontro di domani con il gruppo vicentino, più vicino al nostro mondo dell'altro ipotetico partner».
Le trattative col possibile "cavaliere bianco" hanno subito un'accelerazione dopo che è stato rilanciato venerdì scorso su Il Giornale di Vicenza l'appello della redazione del telegiornale "68 News" e dei dipendenti (poco meno di una decina, fra giornalisti, tecnici e cameraman, oltre ai numerosi collaboratori esterni e agli studi che lavorano per la tv della famiglia Barbieri): «cerchiamo un imprenditore che possa aiutarci ad affittare una nuova frequenza che sia visibile nel territorio vicentino: per noi è necessario individuare chi possa affittare il ramo d´azienda o lo possa acquistare, consentendoci di continuare le trasmissioni a favore di tutti i cittadini del Veneto».
L'accelerazione della trattativa, a questo punto necessaria per non perdere possibili clienti («in effetti - ci è stato detto da uno di questi - la notizia dell'appello può aver fatto comodo alla proprietà vicentina del GdV che controlla anche Tva, che ovviamente punterà ad accaparrarsi i nostri clienti se questi penseranno che noi potremmo "chiudere". Ma non avevamo scelte») , ha azzerato anche i dubbi postumi sulla opportunità della diffusione del messaggio sia su Canale 68 stesso che sui media da parte della proprietà , anch'essa pronta a fare i suoi passi per non spegnere Canale 68 insieme ai collaboratori della redazione che a quella emittente tengono «non solo perché ci dà lavoro ma perché consente di non diminuire ulteriormente la pluralità dell'informazione a Vicenza e nel Vicentino».
«Nessuna illusione» per Canale 68 new edition, ci ripete Luca Barbieri, «ma anche i post alla notizia della GdV da parte di nostri utenti che ci chiedono di mantenere in vita questa voce ci spingono a cercare già da lunedì una strada da percorrere».
Il tempo è limitato, ma «il professionista che ha curato i rapporti con il possibile investitore mi ha assicurato che il gruppo è solido e intenzionato realmente alla trattativa».
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