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Riceviamo da Alessandro Cegalin, portavoce "Vicenza ai Vicentini", e pubblichiamo

Apprendiamo con disappunto dalle pagine del quotidiano locale come l’ ipotesi del presidio continuativo della Polizia Locale a Campo Marzo, fisso o mobile che lo si intenda, sia già in deciso ribasso. Nel volgere di un giorno, le pregiudiziali da sempre mosse dall’Assessore Rotondi all’attuazione di questo progetto sembrano smentire le aperture degli altri componenti delegati: da anni ascoltiamo il puntuale ritornello della mancanza di personale di Polizia Locale nelle dichiarazioni dell’ assessore, così come quello relativo alla mancata competenza dei Vigili in materia di spaccio ed illegalità.

Ben consapevoli che tutte le forze dell’ ordine devono fare la propria parte, riteniamo che il Comune non possa continuare a nascondersi o giustificarsi: forse martedì sera qualcuno non ha inteso capire il fatto che si è chiesto al Comune di agire proprio per quanto di sua competenza, estendendo l’ ordinanza anti-bivacco dal Giardino Salvi a Campo Marzo e mettendo in campo un presidio continuativo, fisso o mobile, atto a farla rispettare.

Ora, se anche evitassimo di mettere in dubbio le parole dell’assessore Rotondi, ci chiediamo, dunque, perché non ci si sia attivati fino ad oggi per rimediare a questa presunta carenza di organico in contra’ Soccorso e Soccorsetto.

O forse è lecito pensare che il personale ci sia, come riteniamo, ma venga impiegato male?

In conclusione speriamo che al prossimo incontro previsto tra l’ amministrazione e le delegazioni di Vicenza ai Vicentini e del Comitato Piazza Castello, non vengano posti in tavola per l’ ennesima volta argomenti che appaiono semplicemente “dischi rotti”.

Soprattutto perché la situazione disastrosa in Campo Marzo, ormai si dovrebbe essere capito, non si risolve solo con l’opportuna installazione di sofisticate telecamere, specie se poi ci si accorge pure che inquadrano fronde d’ albero e nidi di passero.