Campagna e civiltà rurale in piazza
Giovedi 30 Settembre 2010 alle 12:11 | 0 commenti
I prodotti, il lavoro e la civiltà della campagna veneta si presentano nel pomeriggio di sabato 2 ottobre nelle principali piazze di sei Comuni capoluogo del Veneto, per far sapere cosa è l'agricoltura ai tanti che, frequentando solo centri urbani, non la conoscono. "L'iniziativa è un preludio alla giornata delle Fattorie Didattiche Aperte, in programma per domenica 10 ottobre - ha ricordato l'assessore regionale al turismo Marino Finozzi - e in quella occasione saranno le aziende agricole, appositamente attrezzate, ad aprire le porte a coloro che vorranno visitarle e vedere come funzionano, come lavora l'imprenditore agricolo con la sua famiglia, come nasce il cibo che mangiamo quotidianamente, come si fa la qualità che il mondo ci invidia".
Le piazze interessante all'iniziativa di sabato prossimo sono le seguenti: Padova: Isola Memmia - Prato della Valle; Rovigo: Piazza Garibaldi; Treviso: Piazza dei Signori; Mestre: Piazzale Candiani (nell'ambito della manifestazione del Comune "Giornata dell'affido"); Verona: Piazza Bra (una casetta nell'ambito della manifestazione "Verona tipica", da venerdì 1 a domenica 3 ottobre); Vicenza: Piazza Matteotti.
Qui, dalle ore 14,30 fino a circa le 19 sarà allestito uno spazio dedicato al progetto regionale delle "Fattorie didattiche", con gazebi istituzionali che ospiteranno alcune delle imprese agricole che aderiscono al progetto regionale, oltre a laboratori manuali e sensoriali dedicati soprattutto a ragazzi e bambini. E naturalmente saranno distribuiti inviti per la giornata delle Fattorie Didattiche aperte, che coinvolgerà 133 delle 229 aziende agricole iscritte all'apposito elenco regionale. "Non tutte le imprese rurali posso infatti svolgere questa funzione - ha fatto presente Finozzi - che di fatto riguarda un'attività di insegnamento sulla nostra agricoltura e le nostre produzioni, che si aggiunge alla normale attività aziendale. Per diventare Fattorie Didattiche, le imprese interessate devono essere appositamente attrezzate e rispondere ai requisiti di una apposita "Carta delle qualità ", mentre gli agricoltori che le gestiscono devono seguire corsi di formazione e aggiornamento".
A cura di regione Veneto
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