Quotidiano | Categorie: Agricoltura

Calendario venatorio, Wilderness Veneto: influssi negativi su fauna e agricoltura

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 17 Luglio 2011 alle 10:38 | 0 commenti

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Massimo Zaratin, Delegato Wilderness Veneto - Ci sentiamo in dovere di esprimere alcune considerazioni negative relative al Calendario Venatorio 2011/2012, appena emanato dalla Regione Veneto. In particolare la nostra associazione non condivide alcuni contenuti che potrebbero influire pesantemente sul nostro patrimonio faunistico e portare ad effetti dannosi per l'agricoltura.

Non condividiamo le due giornate di preapertura al colombaccio in quanto, come suggerito dall'ISPRA e da alcune associazioni specializzate in questa caccia, in tale periodo i piccoli potrebbero essere ancora dipendenti dai genitori.
L'aver poi stabilito delle giornate fisse di caccia in alcune province anzichè lasciare libera scelta al cacciatore così come previsto dalla legge 157/92, favorisce una pressione venatoria estremamente elevata e concentrata in quei giorni che la selvaggina, ma anche tutti gli altri animali, potrebbe non essere in grado di sopportare, oltre ad essere fonte di stress per l'ambiente. La nostra associazione ha una visione assolutamente positiva della caccia in quanto oltre a ritenerla indispensabile per un corretto mantenimento della biodiversità, la ritiene un'attività naturale fonte di benessere psico-fisico per l'uomo che la pratica. La nostra visione di una caccia regolamentata, da praticare in serenità, nella solitudine della natura, si scontra pesantemente con l'immagine quasi "commerciale" di un concentramento di tutti i cacciatori in quelle giornate prestabilite.
Alcuni aspetti negativi poi riguardano la caccia al cinghiale nella regione Veneto. L'orientamento di rendere questa specie "normalmente cacciabile" potrebbe favorire gli episodi di immissione che comporterebbero gli effetti negativi per l'agricoltura, per l'ambiente e per gli animali che noi tutti conosciamo.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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