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Calendario venatorio: Stival replica alle critiche

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 20 Luglio 2011 alle 11:03 | 0 commenti

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Daniele Stival, Regione Veneto - "Nella giornata di ieri è stato fatto circolare un articolato documento, pubblicato da alcuni mass media, nel quale i leader di una delle associazioni venatorie venete criticano aspramente, a tratti con toni inspiegabilmente aggressivi, il calendario venatorio approvato dalla Giunta regionale nei giorni scorsi ed il mio operato. Pur sorvolando sull'inusitata pesantezza dei toni, non posso però esimermi da una serie di precisazioni sul piano tecnico, che di seguito elenco".

Lo dichiara oggi l'assessore regionale alla caccia del Veneto Daniele Stival, che risponde punto su punto alle critiche rivolte al provvedimento adottato dalla Giunta nei giorni scorsi. "Lo faccio - precisa Stival - non per spirito polemico, ma per amor di verità".
Sul ritardo dell'emanazione del calendario: Il termine fissato dalla legge non è perentorio, e non è la prima volta che capita. Purtroppo quest'anno si è dovuto affrontare, a livello nazionale, il recepimento di una discutibile norma statale (art.42 della legge comunitaria 2009) che impone i cosiddetti Key Concepts voluti dalla Commissione Europea, che considero nient'altro che il frutto del fallimento dei nostri rappresentanti a livello europeo. Da ciò ha fatto seguito una fase di confronto presso la Conferenza delle Regioni per individuare il modo di rimediare ai guasti prodotti a livello comunitario ed impedire i consueti attacchi degli ambientalisti, che negli anni passati hanno reso incerto lo svolgimento delle stagioni venatorie.
Per quanto riguarda il peso dei pareri dell'Ispra, ricordo solo che nel tavolo Commissione Europea - Ministero - Regioni, il responsabile della commissione europea in merito all'ISPRA si è così espresso: "Quello che scrive l'ISPRA per noi è vangelo!". Il che significa che se non c'è supporto tecnico per discostarsi dai pareri ISPRA le delibere sono facilmente impugnabili.
Nel merito del calendario venatorio 2011/2012:
Riguardo alla pre-apertura alla tortora dal 3 settembre anziché dall'1: di sicuro non è in due giorni che una specie lascia completamente un territorio! Peraltro dei due giorni "contestati" uno è venerdì, giorno di silenzio venatorio in cui comunque non si potrebbe cacciare. La pre-apertura viene tradizionalmente limitata da sempre alle giornate di sabato e domenica, per non arrecare eccessivo disturbo alle attività agricole ancora in pieno svolgimento, ed è quanto è stato fatto anche quest'anno;
Riguardo alla preapertura al colombaccio contro il parere ISPRA: il parere ISPRA suggerisce di non inserire il colombaccio in preapertura, ma non lo vieta espressamente. Peraltro dopo la preapertura il relativo prelievo viene sospeso per tutto il mese di settembre.
Riguardo alla chiusura del combattente al 31 ottobre: trattasi di una specie per la quale l'Istituto Nazionale chiede pressoché da sempre l'eliminazione dal calendario. In passato su questa specie il TAR del Veneto ha concentrato la sua attenzione. E' specie di fatto cacciabile in pochissimi ambienti (è vietata la caccia nelle SIC e ZPS).
Riguardo al carniere per l'allodola ridotto a 10 capi al giorno a settembre: la limitazione di carniere è indicata nel documento ISPRA quale misura precauzionale per poter continuare a mantenere cacciabile una specie diffusamente indicata come in declino, che altrimenti dovrebbe essere chiusa; rimane comunque invariato il carniere stagionale.
Riguardo alla chiusura per beccaccia, cesena, tordo bottaccio e tordo sassello al 19 gennaio: per quanto riguarda la beccaccia, quest'anno, per la prima volta in Veneto, potrà essere cacciata a gennaio, mentre in passato il periodo di caccia è sempre stato limitato fino al 31 dicembre. Quindi di fatto la novità di questo calendario è un estensione del periodo di caccia, e non una limitazione come si vorrebbe far credere! Per quanto riguarda i Turdidi (Cesena, Tordo Bottaccio e Tordo sassello), le norme della legge comunitaria 2009 impongono purtroppo il rispetto dei periodi di inizio della migrazione pre-nuziale indicati nei cosiddetti Key-Concepts. Non adeguarsi a tale nuova disposizione esporrebbe il calendario venatorio all'impugnativa avanti al TAR, con il rischio di bloccare del tutto l'attività venatoria!
Riguardo alla Pernice rossa cacciabile solo nelle Aziende agro-turistico venatorie, mentre fino all'anno anche nelle Aziende faunistico venatorie: Non è vero!! Nel calendario venatorio della regione Veneto è sempre stata cacciabile esclusivamente in azienda agro-turistico venatoria!
Riguardo alle limitazioni alla selvaggina stanziale per province e per ATC: sono sostanzialmente le stesse già introdotte dalla passata stagione venatoria, che rispecchiano le richieste delle Amministrazioni provinciali basate sulle proposte provenienti dalla larga maggioranza del mondo venatorio.
Riguardo al posticipo a febbraio per i soli corvidi e colombaccio, ma non per gli anatidi: tra gli anatidi, solo per la specie Fischione il documento Key-Concepts prevede la possibilità teorica di un posticipo alla prima decade di febbraio, mentre per quasi tutte le altre prevederebbe addirittura la chiusura già dalla seconda decade di gennaio; allo stesso tempo l'ISPRA (e il buon senso) raccomanda di non differenziare le date di apertura e chiusura nell'ambito di gruppi omogenei di specie, pertanto è stata mantenuta la chiusura uniforme al 31 gennaio;
Riguardo alla caccia agli ungulati con il fucile a canna rigata ed esclusa la caccia con il segugio: la caccia agli ungulati con il segugio è una forma di caccia che provoca grave disturbo ed impatto sulle altre specie non oggetto di caccia, inoltre nei riguardi della specie oggetto della caccia (capriolo) non consente alcuna selezione del capo da prelevare in termini di classe di sesso ed età, provocando squilibrio nella popolazione. E'un tipo di caccia che peraltro non viene sostanzialmente più praticato nella nostra regione, come nella stragrande maggioranza delle altre regioni italiane. I cacciatori di ungulati sono cacciatori che conseguono un'abilitazione particolare e che già sono in possesso della carabina con ottica, per cui non dovranno affatto "cambiare" il fucile;
Riguardo al cinghiale: le Linee guida per la gestione della specie Cinghiale in Veneto, approvate l'anno scorso dalla Giunta regionale, definiscono il Cinghiale quale specie estranea al contesto faunistico regionale, la cui presenza è ovunque di notevole impatto e problematicità, che deve essere gestita con l'obiettivo di minimizzare e compensare i danni e gli impatti che provoca. Tale documento, così come il conseguente primo piano di gestione sperimentale venatoria della specie in limitati contesti territoriali della provincia di Verona, è stato pienamente condiviso ed approvato dall'ISPRA, che ha espresso in proposito parere totalmente favorevole. Anche questo, quindi, è un successo dell'attuale Giunta regionale. Ricordo peraltro che sono il primo e unico assessore regionale ad aver voluto convocare tutte le Associazioni venatorie per un confronto sul calendario venatorio.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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