Calearo: Ave al centro e ai non votanti!
Domenica 18 Luglio 2010 alle 14:37 | 0 commenti
Alleanza per il Veneto (Ave) è la nuova formazione politica fondata da Massimo Calearo Ciman (nella foto dietro Rutelli, n.d.r.), l'industriale vicentino leader nelle antenne radio per auto, ex presidente di Confindustria Vicenza oltre che di Federmeccanica nazionale, prima di approdare alla Camera dei deputati tra le braccia del Partito democratico.
Il neo partito, espressione locale di Alleanza per l'Italia di Francesco Rutelli, altro transfuga dal Pd, ha tenuto la prima assemblea regionale a Costermano, in provincia di Verona, sviluppando il tema "La Macroregione del Nord Est per rilanciare la competitività . Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige ed Emilia-Romagna intese come unica realtà , in chiave di autonomia amministrativa e di cooperazione economica".
"Tra i nostri obiettivi c'è quello di dare voce al 45% di coloro che non votano perché stanchi di una politica che è solo divisione - ha detto l'on. Calearo -, mentre l'Ave è per il dialogo e vuole rappresentare la società civile, il ceto medio, le eccellenze che nel nostro territorio stanno scomparendo. Vendola, possibile guida nel 2013 del centrosinistra, conferma la collocazione a sinistra dei democratici e, contestualmente, apre le porte al terzo polo: il Veneto può essere la fucina di questa esperienza. Noi parliamo alle persone moderate, per le quali la politica è servizio, e, pur essendo ‘territoriale', Alleanza per il Veneto non intende la territorialità come chiusura in se stessa, ma, per usare un termine attuale, è ‘glocal', cioè global più local, per raccogliere il meglio che il mondo offre per una crescita ottimale dei territori nei quali viviamo. Non possiamo prescindere dall'Unione Europea e dall'importanza degli scambi economico-culturali tra noi e il mondo. Come Marco Polo, figura che è il simbolo del partito, immaginiamo una società aperta agli scambi, da qui l'idea di macroregione, con le eccellenze nella diversità dei territori nazionali, dalla Puglia alla Sicilia, ma anche europei".
Per quanto riguarda il vociferato ribaltoncino dei rutelliani - in maggior parte eletti nel 2008 con il Partito democratico, e ora ufficiosamente sondati per un passaggio con Silvio Berlusconi - Calearo lo ha liquidato come "pura illazione", a meno che "non se si dovesse affrontare una nuova fase politica, con un governo di salute nazionale chiamato ad affrontare la crisi economica e le difficoltà nel mondo del lavoro e della produzione". "In un caso del genere non diremmo no a priori, ma diremmo vediamo, ha concluso l'on. Vicentino.
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