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Calcio: il figlio di Delio Rossi difende il tecnico dopo la rissa con Ljajic

Di Fabio Alberto Landi Giovedi 3 Maggio 2012 alle 20:03 | 0 commenti

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Insulti pesanti, che riguardano faccende molto personali come la famiglia. In molti, dalla folle rissa di ieri sera al Franchi di Firenze tra l'ormai ex allenatore viola Delio Rossi e il giovane serbo Adem Ljajic, si sono chiesti quale provocazione avesse spinto il solitamente pacioso tecnico romagnolo a prendere a sberle il suo giocatore.

 

Continua a far parlare quanto accaduto ieri al Franchi durante Fiorentina-Novara tra Delio Rossi e Adem Ljajic. La folle reazione del tecnico viola ha lasciato tutti allibiti ed è stato condannata con commenti severi da tutto l'universo pallonaro e non.  A parlare, oggi, è  stato per primo uno dei figli di Rossi, Dario, intervenuto a Radio Radio: "In 28 anni mio padre non ha mai alzato un dito su di me. Non so cosa sia successo, ma di sicuro non è vero che abbia insultato Ljajic come viene detto. E' un gesto da condannare, su questo non c'è da discutere, ma mio padre come persona non può essere attaccato. Che non si crei un mostro dove non esiste".

In attesa di conoscere la versione di Delio Rossi, nella conferenza ufficiale di congedo fissata per domani mattina, è intervenuto anche il centrocampista Adem Ljajic che ha commentato così il fattaccio: "Ho chiesto scusa al signor Rossi dopo la gara per la mia parte in quanto avvenuto, quello che ho fatto era per un turbine di frustrazione e il mio grande desiderio di aiutare la squadra a vincere ancora una battaglia fino al termine della stagione". 

Per la cronaca il tecnico Rossi è stato esonerato e squalificato per tre mesi dalla federazione mentre Ljajic sarà messo fuori rosa ed andrà in contro ad una pesante multa. 

Leggi tutti gli articoli su: Rissa, Fiorentina, Delio Rossi, Lijaic, Artemio Franchi

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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