Caduti sul lavoro, numeri in crescita
Venerdi 7 Luglio 2017 alle 10:38 | 0 commenti
Inail ha recentemente diffuso i dati sui morti sul lavoro nel 2016. I giornali evidenziano con grande risalto la notizia della loro diminuzione. Il titolo del Sole24ore è "Inail: 618 morti sul lavoro 2016 (-12,7%), nuovo minimo storico". Il dato diffuso dall'INAIL comprende anche chi muore in itinere o nelle strade. Attenzione! Questi sono dati relativi ai soli assicurati INAIL. Si tenga presente che gran parte di chi ha partita iva non è assicurato INAIL così come chi lavora "fuori regola". Inoltre, leggendo meglio gli articoli, si capisce che le denunce di infortuni mortali sono state 1.104 e che 618 sono quelle riconosciute da INAIL. E gli altri? Sono, forse, tornati in vita?
Si ha la sensazione che dati come quelli diffusi da INAIL siano a uso e consumo della propaganda. Si legge un titolo, ci si rassicura e si pensa ad altro. Invece i morti sul lavoro ci sono e sono in aumento.
L'anno scorso i decessi sono stati 641 sui luoghi di lavoro (tutti documentati dall'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro) e sono stati stimati in oltre 1.400 considerando quelli in itinere e sulle strade. Dal 1 gennaio di quest'anno a oggi i morti nei luoghi di lavoro sono 351 (oltre 700 se si considerano quelli in itinere e sulle strade). Il Veneto e la Lombardia sono le regioni che contano il maggior numero di morti nei luoghi di lavoro sono (35). Verona con 10 e Vicenza con 9 sono le province venete con più caduti sul òlavoro. La realtà , purtroppo, è questa: le "morti bianche" sono in aumento. La sicurezza nei luoghi di lavoro è sempre più precaria. Le notizie ottimistiche servono principalmente alla propaganda.
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