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Caccia, Lav e Animalisti chiedono a Luca Zaia di estendere il decreto di sospensione

Di Note ufficiali Sabato 3 Novembre 2018 alle 18:00 | 0 commenti

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La nostra Regione è in ginocchio, i danni al patrimonio ambientale sono incalcolabili, per non aggravarli ulteriormente chiediamo che il decreto presidenziale di sospensione della caccia, sia esteso a tutto il mese di novembre. E’ questa, in estrema sintesi, la richiesta contenuta nella lettera inviata dalla LAV - rende noto un comunicato dell'associazione - al Presidente della Regione Veneto Luca Zaia. Una richiesta di buon senso che vuole tutelare il patrimonio ambientale regionale fortemente compromesso dagli eccezionali fenomeni meteorologici che questa settimana hanno interessato la Regione.

E’ la stessa Costituzione a considerare gli animali selvatici parte del patrimonio ambientale nazionale, a differenza della caccia che invece costituisce solamente un passatempo di alcune persone. Uno svago che – lo precisa la copiosa giurisprudenza prodotta in materia – deve sempre soccombere di fronte all’esigenza di tutela del patrimonio ambientale.

Il Presidente Zaia, consapevole quindi dell’esigenza primaria della tutela degli animali selvatici, già il 28 ottobre scorso ha disposto, con suo decreto, la sospensione della caccia nel periodo che va dal 29 ottobre al 4 novembre, anche ai fini della tutela dell’incolumità dei cittadini.

“Una decisione positiva che per una volta mette al primo posto la tutela degli animali selvatici e che per questo sosteniamo con convinzione - dichiara Massimo Vitturi, responsabile LAV Animali Selvatici – ancor di più perché è stata fortemente attaccata dal paladino dei cacciatori, il consigliere regionale Berlato, che ne ha fatto addirittura un caso politico.”

Ma in questo contesto la politica c’entra nulla, infatti è la stessa legge nazionale per la tutela della fauna selvatica che, nel caso di “sopravvenute particolari condizioni ambientali, stagionali o climatiche” consente ai Presidenti regionali di sospendere la caccia.

Considerati i disastri di ogni tipo che in questi giorni hanno colpito tutto il Veneto, la LAV ha inviato una lettera al Presidente Zaia, nella quale esprime piena soddisfazione per il provvedimento di sospensione della caccia e contestualmente chiede di estendere la validità del decreto annullando l’attività venatoria fino al 30 novembre.

“Le popolazioni di animali selvatici sono stremate, hanno subito una gravissima riduzione degli habitat e quindi delle risorse a disposizione per prepararsi all’inverno – conclude Vitturi - cacciare in questo contesto rappresenta un gravissimo atto di irresponsabilità, sia nei confronti degli animali selvatici, sia nei confronti di tutti i cittadini per i quali quegli animali rappresentano un patrimonio tutelato dalla legge e dalla Costituzione.”

 

"La Regione Veneto sta vivendo un grave stato di emergenza e dovrebbe sospendere l'attività venatoria. Gli animali selvatici sono allo stremo e vanno tutelati. Il loro habitat è stato gravemente danneggiato, con una perdita del 25% del patrimonio forestale. Bisogna dare la possibilità alla fauna di poter affrontare l'inverno. È un atto di responsabilità verso la vita". Lo dichiara in una nota Walter Caporale, Presidente di Animalisti Italiani onlus. "Vi sono tutti gli elementi per applicare le leggi vigenti, bloccando la caccia, per evitare un ulteriore impatto ambientale negativo. La stessa Costituzione considera la fauna selvatica patrimonio indisponibile dello Stato. Quest’aggressione autorizzata alla biodiversità è un attentato alla sopravvivenza delle popolazioni di molte specie selvatiche e rischia di trasformarsi in una catastrofe. Il territorio e gli animali hanno bisogno di un atto di civiltà contro la pressione dei cacciatori. Lo chiedono i cittadini, in gran maggioranza contrari alla caccia, che desiderano proteggere l’ambiente e il patrimonio faunistico. Non ascoltare la loro voce sarebbe un atto criminale” conclude Caporale. 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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