Caccia in deroga, Stival: accolto parere commissione, rispettate tutte le regole
Martedi 20 Settembre 2011 alle 16:04 | 0 commenti
Daniele Stival, Regione Veneto - La Giunta regionale, con una delibera approvata oggi su proposta dell'assessore Daniele Stival, ha dato il definitivo via libera alla caccia in deroga per 6 specie, per la stagione venatoria 2011-2012. "Il provvedimento - sottolinea Stival - ha avuto l'approvazione della competente Commissione del Consiglio regionale la settimana scorsa e, come richiesto dal mondo degli appassionati, abbiamo provveduto al varo definitivo alla prima riunione di Giunta possibile".
"Come richiesto dalla Commissione - precisa Stival - abbiamo anche condiviso e accolto l'indicazione di anticipare di una settimana l'apertura per la specie ‘prispolone'". Il provvedimento adottato oggi dalla Giunta ricalca sostanzialmente la regolamentazione adottata per la passata stagione venatoria, alla luce del fatto che quest'ultima è stata ritenuta dal Tar del Veneto conforme all'ordinamento comunitario. La deroga indica la cacciabilità dal primo ottobre al 31 dicembre per lo storno (limite massimo stagionale di prelievo per cacciatore, 100 capi); per il fringuello (limite 100 capi); per la peppola (limite 30 capi); per il frosone (limite 30 capi); per la pispola (limite 50 capi). La caccia al prispolone potrà invece tenersi dal 25 settembre al 30 ottobre, con un limite massimo di capi per cacciatore pari a 50. "Anche quest'anno - ha sottolineato ancora Stival - abbiamo varato un regime di caccia in deroga rispondente a tutte le normative vigenti, ed in grado di rispondere alle esigenze del mondo venatorio. Ai cacciatori chiediamo solo un segnale di responsabilità , applicando rigorosamente le disposizioni relative al monitoraggio degli abbattimenti". "Abbiamo parallelamente avviato - conclude l'assessore - un'interlocuzione con la Commissione Europea, in quanto intendiamo consolidare i buoni risultati conseguiti e voltare definitivamente pagina rispetto alle gestioni della materia che sono state oggetto di condanna da parte della Corte di Giustizia Eeuropea".
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