Quotidiano | Categorie: Associazioni

Caccia, dalla Regione via libera alla nuova stagione

Di Note ufficiali Martedi 12 Giugno 2018 alle 16:01 | 0 commenti

ArticleImage

La Giunta regionale del Veneto - comunica con questa nota - ha approvato, su proposta dell’assessore alla caccia, il calendario venatorio 2018-2019. La stagione aprirà il 16 settembre 2018 e si chiuderà il 31 gennaio 2019. Il calendario indica anche specifici periodi a seconda della specie cacciabili. Il calendario prevede alcune giornate di preapertura (1, 2, 3, 9 e 10 settembre) per le specie merlo, ghiandaia, gazza, cornacchia nera e cornacchia grigia. 

La preapertura per la caccia alla specie tortora è limitata a solo due giornate, 1 e 2 settembre. Per la caccia da appostamento a ghiandaia, gazza, cornacchia nera e cornacchia grigia sono previste, inoltre, alcune giornate di posticipo (il 2, 3, 4, 6, 7, 9 e 10 febbraio 2019).

“Anche quest’anno – sottolinea l’assessore – il lungo e approfondito lavoro istruttorio, che ha coinvolto Regione, Province e Ispra, ha prodotto un calendario equilibrato, rispettoso dell’ambiente, delle normative europee e nazionali e del diritto dei cacciatori ad esercitare la loro passione”.

Rispetto alla passata stagione le uniche novità di rilievo riguardano i tempi di prelievo delle specie moretta e combattente (entrambe specie in stato di conservazione sfavorevole) il cui prelievo non sarà consentito prima del 1° ottobre e avrà termine di chiusura anticipata: la caccia alla moretta si concluderà il 20 gennaio, mentre per il combattente, al pari della precedente stagione, il termine sarà il 31 ottobre.

Il provvedimento contiene, come ogni anno, uno specifico limite quantitativo dei carnieri, norme specifiche per le aziende agri-turistico-venatorie, regole per l’addestramento e l’allenamento dei cani da caccia, limitazioni nelle zone di protezione speciale (ZPS). In particolare, per le allodole, il calendario venatorio 2018-2019 prevede che il carniere massimo giornaliero e stagionale per cacciatore sia rispettivamente pari a 10 e 50 capi, in attuazione al piano di gestione nazionale per questa specie.

“Per quanto riguarda la selvaggina stanziale – sottolinea l’assessore - l’amministrazione regionale ripropone un calendario unico a livello regionale, senza differenziazioni tra Provincie e tra ambiti territoriali di caccia. Questa scelta consente di semplificare e razionalizzare l’attività venatoria nel territorio regionale”

La caccia agli ungulati (daino, camoscio alpino, capriolo, cervo, muflone) è autorizzata e regolamentata dalle Province il cui territorio ricade in tutto o in parte nella Zona faunistica delle Alpi, così come previsto dalla Giunta regionale ill 6 marzo scorso (Dgr n. 235/2018).v

Leggi tutti gli articoli su: caccia, Regione Veneto

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network