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Busato, l'indipendenza e l'intervista a Parag Khanna

Di Emma Reda Domenica 8 Febbraio 2015 alle 18:50 | 0 commenti

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Gianluca Busato, presidente di Plebiscito.eu, commenta l'intervista a "The European magazine" dello scrittore e giornalista geopolitico Parag Khanna, sulla situazione degli indipendentismi in Europa, tra cui quello del Veneto

Parag Khanna, celebre studioso di strategie internazionali, autore di diversi bestseller, già consigliere geopolitico di militari (il generale americano Stanley McChrystal) e di celebrità dello spettacolo (Bono), editorialista di CNN, BBC, CNBC e di molti altri network televisivi, in una lunga intervista a the European affronta il tema dell’evoluzione degli Stati nazione nell’era della globalizzazione.

“Viviamo in un’era di frammentazione del potere” egli afferma e tra i più importanti avvenimenti in tal senso della storia contemporanea cita proprio il Plebiscito digitale del 16-21 marzo 2014 e la Dichiarazione di Indipendenza del Veneto del 21 marzo 2014.
Stiamo vivendo un passaggio epocale: quello che ci porterà dalla Storia Occidentale alla Storia Globale. Egli afferma un importante punto di vista filosofico, ovvero che il proliferare nel mondo di movimenti indipendentisti non è in antitesi con il fenomeno della globalizzazione, per più motivi. Primo perché i confini degli stati nazionali attuali sono spesso fisici e non economici, secondo perché i movimenti secessionisti sono una parte del naturale percorso evolutivo verso una civilizzazione globale interconnessa. Il motivo è che quando le regioni o le città-stato cercano un’alternativa per il loro futuro, lo fanno per rispondere alla percezione di esigenza di fuga dalla prigione imposta dello stato nazionale in cui si trovano ingabbiate. Terzo, spesso i movimenti interpretano realtà storiche che erano già presenti, in particolare in Europa, in Gran Bretagna, in Spagna, in Italia, dove appunto Khanna cita il referendum di indipendenza tenutosi in Veneto nel marzo 2014, organizzato da Plebiscito.eu.
Nel momento in cui l’infrastruttura delle città permette a queste di bypassare il filtro degli stati nello stabilire relazioni internazionali, viene meno il ruolo di intermediazione di questi come stato nazione.
Inoltre, grazie al proliferare di centri di potere sempre più piccoli, diminuisce il tasso di anarchia in quanto aumenta l’esigenza di interdipendenza globale.
Stiamo insomma costruendo un mondo sempre più globale e interconnesso proprio grazie all’emergere dei fenomeni indipendentisti e di devoluzione dei poteri dai vecchi centri a nuovi centri più piccoli e numerosi.
Il fenomeno è inoltre favorito dall’evoluzione tecnologica, che, ad esempio, ha reso possibile e accessibile la consultazione di grandi volumi di dati strutturati prima ignoti. In questo senso Khanna spiega è stata possibile la lettura accurata di dati finanziari complessi che ha permesso di dichiarare esplicitamente a margine della dichiarazione di indipendenza della Repubblica Veneta “noi paghiamo 8 euro a Roma per ogni 5 che riceviamo. Essere parte dell’Italia è un pessimo affare”.
Tutte queste democrazie liberali occidentali appaiono tanto unite, ma sotto la superficie sono totalmente diverse. Anche il tanto paventato pericolo di guerre civili che possano scaturire dai fenomeni secessionisti, conclude Khanna sarà di molto anticipato e superato dall’effetto benefico di un miglioramento della governance globale che preverrà i rischi derivanti dall’esercizio monopolistico del potere da parti degli attuali stati nazione in crisi irreversibile.

Siamo felici che la visione che abbiamo saputo anticipare e corredare di un progetto attuativo concreto per la piena indipendenza del Veneto stia ora emergendo sempre più anche come concetto filosofico che sta plasmando il mondo che verrà.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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