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Busato: Indipendenza Veneta è uno tsunami pacifico e democratico

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 18 Febbraio 2013 alle 11:44 | non commentabile

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Riceviamo da Gianluca Busato, Indipendenza Veneta, e pubblichiamo

Sabato 16 febbraio in Veneto abbiamo visto prendere forma un salutare tsunami politico pacifico, legale, democratico ed elettorale di nome Indipendenza Veneta, una forza politica nata dal basso, dall'impegno civico di cittadini veneti esemplari che hanno concepito un percorso che sarà di esempio per il mondo intero e costituirà una nuova frontiera per la democrazia e il pensiero politico.

Forse da domenica è ancor più chiaro perché diversi insigni intellettuali e filosofi di tutto il mondo stiano guardando a ciò che succede in Veneto con un'attenzione straordinaria e un supporto che si è concretizzato nella pubblicazione di un manifesto politico internazionale, iniziativa che vogliamo testimoniare ancora una volta: Marco Bassani, Hans-Hermann Hoppe, Donald W. Livingston, Ralph Raico, Xavier Sala-i-Martin, Pascal Salin sono gli intellettuali che per primi hanno sottoscritto il manifesto "Risoluzione 44", che di seguito all'articolo è riportato nella traduzione italiana a cura di Carlo Lottieri.
L'azione di Indipendenza Veneta si inserisce in un momento straordinario di ridisegno dell'intera Europa (e non solo) che vede ormai la prossima fine di un modello socialdemocratico basato sul centralismo fiscale che non regge più il passo con i tempi moderni e che segue di venti trent'anni la fine del sistema sovietico.
Ad essere entrato in crisi è un modello statale monstre con le proprie burocrazie infinite che farebbero impallidire Kafka e che costituiscono il tessuto connettivo dove imperano la corruzione, l'inefficienza, l'assistenzialismo parassitario che proprio nello stivale ha trovato la propria massima espressione. L'effetto collaterale è quindi proprio il risveglio delle coscienze civiche e dei territori, che nello scenario attuale sono interessati dalla desertificazione economica favorita dalla velocità con cui oggi i capitali e gli insediamenti industriali e produttivi si spostano in aree del pianeta con maggiori opportunità.
La nuova Repubblica Veneta costituisce quindi una naturale nascita di un nuovo modello politico di organizzazione umana, che sarà di esempio per il mondo intero e che non poteva che ripartire da qui, dove il policentrismo il modello a rete rappresenta quasi un fattore antropologico oltre che culturale.
La velocità e la determinazione con cui si muove Indipendenza Veneta anticipa le tappe degli attori ormai stanchi di un vecchio teatro che chiuderà il sipario in fretta. La nostra azione e il movimento civico che ne è nato pongono i nostri attuali rappresentanti politici in Regione Veneto di fronte alle proprie responsabilità. In tale contesto paiono puerili le scuse e le bugie del governatore Zaia che, per giustificare la propria passività sulla questione dell'indipendenza veneta ha affermato che anche il presidente catalano Artur Mas non si è dato da fare per indire il referendum di indipendenza della Catalogna. In realtà il partito di Mas, CiU, assieme ad ERC, il partito indipendentista di centro-sinistra hanno firmato un accordo per indire il referendum per l'indipendenza catalana entro il 2014 e il Parlamento Catalana ha votato a grande maggioranza la risoluzione che indica la Catalogna come soggetto giuridico internazionale, che deciderà del proprio destino in piena libertà.
E il Veneto può e deve diventare una repubblica sovrana e indipendente ancor prima sia della Catalogna sia della Scozia, considerato che qui il furto fiscale e di dignità a danno dei cittadini veneti non ha eguali nel mondo e forse anche nella storia!
Lo straordinario successo del corteo straordinario di domenica a Venezia dimostra inoltre il consenso crescente attorno ad Indipendenza Veneta, che aumenta di giorno in giorno e che tra una settimana diventerà visibile anche dopo il passaggio di puro interesse statistico delle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio prossimi che rappresentano d'altro canto la fine delle scuse anche per il sistema mediatico che ancor oggi pratica nei nostri confronti forme di disinformazione, di confusion marketing e di accostamento a organizzazioni poco serie e di interesse nullo. I giornali tra una settimana non avranno più scuse per scrivere articoli indegni come alcuni che abbiamo letto in questi giorni, a meno che di non volersi far riconoscere da tutti ancor più come organi di informazione di regime.
Impegniamoci quindi in questa ultima settimana di campagna elettorale per supportare e far votare anche gli indecisi per Indipendenza Veneta, il movimento che in soli 8 mesi di vita ha saputo ridisegnare lo scenario politico del Veneto, colmando un vuoto politico lasciato dai partiti che sono giunti alla fine del proprio ciclo di vita politico.
E dopo prepariamoci a uno straordinario pressing istituzionale per far approvare in tempi rapidi la legge referendaria che indirà il referendum di indipendenza del Veneto il prossimo 6 ottobre 2013.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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