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Busato: il referendum del 16-21 marzo è l'alba della nuova Repubblica Veneta

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 21 Febbraio 2014 alle 15:49 | 0 commenti

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Gianluca Busato, Presidente del Comitato per il Sì “Veneto Sì” - In un processo autenticamente rivoluzionario quanto pacifico come quello che ci porterà all’indipendenza del Veneto vi sono dei momenti di picco e dei momenti di stanca. Abituiamoci. Ora siamo nella fase più critica della campagna, quella in cui dobbiamo concentrarci al massimo e focalizzare le nostre azioni per raggiungere l’obiettivo.

Il referendum per l’indipendenza del Veneto ora c’è e si vota dal 16 al 21 marzo 2014.

Altro che chiacchiere! Altro che promesse! Altro che firme!

Questo è il fatto concreto che sta ridisegnando il Veneto e tutti faranno i conti con esso, dichiarando da che parte stanno. Prima lo fanno, meglio sarà.

È d’altro canto impensabile credere che la riconquista della sovranità da parte della Repubblica Veneta avvenga con scorciatoie e con semplicità. Noi stiamo predisponendo un percorso concreto e fattivo per stabilire la nuova legittimità veneta.

Il primo fondamento della legittimità veneta è il consenso dei veneti.

La piattaforma digitale che ospiterà il referendum di indipendenza del Veneto è il primo tassello della nuova legalità veneta.

La creazione di un’anagrafe veneta certificata è il secondo passo fondamentale verso l’indipendenza.

L’aggregazione nella comunità digitale sarà quindi la naturale conseguenza che sta già permettendo il rafforzamento della coscienza e l’emergere di una nuova socialità veneta, basata sul distacco dal sistema informativo italiano che oggi rappresenta il primo fattore di schiavitù di moltissimi nostri concittadini.

L’esercizio fattivo della propria sovranità attraverso il voto referendario costituisce quindi l’attivazione individuale che è il motore finale e fondamentale nella rivoluzione semiologica che abbiamo iniziato e che nessuno può fermare.

La liberazione dal peggiore inferno fiscale del mondo è questione di coscienza, di cuore e di mente. Quando queste componenti si saldano vi è l’azione politica che scaturisce libera e irrefrenabile. Lì si compie la rinascita della Repubblica Veneta.

Finora nessuno aveva realizzato questi processi in forma concreta e su così vasta scala. Ora è giunto il momento di finalizzare il processo, con l’impegno di tutti noi.

C’è infine una grande novità anche nella piattaforma: grazie al completamento della banca dati degli elettori del Veneto, abbiamo realizzato una procedura di verifica delle identità che permette l’ottenimento del codice di voto attraverso un’operazione di registrazione semplificata e che ognuno potrà fare comodamente da casa propria.

Dal 1° marzo sarà quindi possibile preregistrarsi al voto attraverso il sito www.plebiscito.eu, inserendo pochi dati e solo il numero della carta di identità: portiamo fin da subito il più grande numero di veneti a farlo, in modo da creare la massa critica che ci porterà alla vittoria schiacciante dei sì nel referendum di indipendenza del Veneto.

Non ci sono più scuse, diamoci da fare tutti per l’indipendenza del Veneto, ognuno con le proprie capacità e le proprie forze.

 

Un confronto pubblico tra il Comitato del Sì e il Comitato del No, pensato per coinvolgere la cittadinanza si terrà domani alle 14,30 nella Sala Consiliare del Comune di Asolo, in Piazza Gabriele D'Annunzio 1. All'incontro interverranno:

  • Gianluca Busato, Presidente del Comitato per il Sì;

  • Pietro Piccinetti, Presidente del Comitato per il NO;

  • Adolfo Urso, già viceministro alle Attività Produttive con delega al Commercio estero, vicepresidente del Comitato per il No

  • Gianluca Panto, imprenditore già candidato alla presidenza della regione veneto, membro del comitato per il Sì

  • Paolo Dalla Vecchia, Assessore provinciale all'Ambiente per la Provincia di Venezia, membro del Comitato per il NO

  • Raffaele Serafini, filosofo e blogger, membro de Comitato per il SÃŒ


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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