Burka o più burka?
Mercoledi 26 Ottobre 2011 alle 23:24 | 0 commenti
Riceviamo da Irene Rui e publichiamo.
Da quanto si apprende in questi giorni di crisi, domani 27 ottobre, alla Camera si darà via libera alle norme anti burka, niquab, caschi e passamontagna. La proposta di legge, che non mi trova d'accordo, è iniqua, poiché chi utilizza il burka e il niquab avrà sanzioni più pesanti, fino al togliere la cittadinanza, rispetto a chi userà caschi o passamontagna durante le manifestazioni. E' una legge antislamica, stesa con il falso scopo di tutelare "la libertà delle donne immigrate e di aiutarle ad uscire dalle gabbie culturali nelle quali alcuni padri, o mariti-padroni hanno deciso di rinchiuderle" come ha invece dichiarato la Carfagna che l'ha presentata.
C'è da chiedersi se in Italia esiste solo un burka, quello che copre il volto delle donne islamiche (pochi casi), o se esistono anche i burka virtuali, quelli che non coprono il volto, ma dettano le regole a cui noi donne dobbiamo attenerci per apparite ed affermarci nella società . E visto che esistono questi dettami c'è da chiedersi quando si interverrà veramente per aiutare le donne a conquistare la vera libertà culturale, politica e sociale, una libertà non dettata da cliché, ma reale, per uscire da una società patriarcal-maschilista. Un aiuto non solo con leggi dimenticate e inapplicate, ma con regolamenti anche in campo privato e sociale, che legano le donne a ruoli femminilisti e ai bassi salari.
C'è poi da chiederci si pensa veramente che imporre la "libertà " o la non libertà alle donne islamiche serva alla loro autodeterminazione o forse queste donne sono più indipendenti di noi?
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