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Buon Primo Maggio

Di Giorgio Langella Giovedi 1 Maggio 2014 alle 09:44 | 0 commenti

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Buon Primo Maggio a tutte le lavoratrici e i lavoratori, a chi ha lavorato, a chi è stato licenziato, a chi un lavoro lo sta cercando e non lo trova. Buon Primo Maggio a chi sta lottando per il diritto al lavoro, per la sicurezza nei posti di lavoro, per ottenere verità e giustizia per chi è morto di lavoro come alla Marlane-Marzotto di Praia a Mare, all'Ilva di Taranto e in innumerevoli altre fabbriche (nella foto  i "licenziati" della Askoll P&C che hanno perso e poi ritrovato, anche se per un periodo limitato e pieno di nubi, il lavoro nel silenzio dei media locali ma grazie anche al velo squarciato da La Gabbia su La7 e da noi di VicenzaPiù, ndr).

Buon Primo Maggio a chi tenta di squarciare quel polveroso velo di silenzio, indifferenza e ipocrisia che copre le notizie del mondo del lavoro specialmente quando sono "scomode".

Oggi si dovrebbe scendere in piazza per manifestare. Sarebbe ora di riprendere in mano il proprio futuro, rifiutare le varie ricette liberiste che hanno portato al disastro il nostro paese, mettere al primo posto i diritti di chi vive del proprio lavoro e non il profitto di qualche ricco capitalista. Sarebbe ora di progettare un sistema diverso di produzione. Pretendere che la Costituzione venga applicata e non stravolta. Che quei principi in essa contenuti e in primo luogo il diritto al lavoro (un lavoro stabile, sicuro e ben retribuito) vengano finalmente attuati. Specialmente adesso che il governo Renzi tenta di rendere sempre più precario il mondo del lavoro, il Primo Maggio dovrebbe essere una giornata di lotta. E, invece, si sta riducendo a una, più o meno, stanca commemorazione. A Vicenza, per fare un esempio, ci si limita ad assistere alla proiezione di qualche film (vecchio e nuovo) nel chiuso di una stanza.

Serve ben altro.

Servono serie riforme strutturali e importanti investimenti al servizio di uno sviluppo industriale del paese e di un piano per il lavoro. Ci vuole un forte e pianificato intervento pubblico in economia senza il quale nessuna proposta vincolata alla sola iniziativa delle aziende e delle regole del mercato ha il minimo di senso e di credibilità. E poi, una giusta Legge Patrimoniale (strutturale e progressiva sulle grandi ricchezze) ed una tassazione degna di questo nome sulle grandi rendite finanziarie. La cancellazione delle (contro)riforme Fornero sul lavoro e sulle pensioni. Una legge sulle rappresentanze sindacali che faccia realmente contare chi lavora senza imporre sbarramenti o vincoli che impediscono la reale democrazia nei posti di lavoro. La cancellazione delle 46 forme contrattuali previste riconducendo il tutto a 3 tipologie.

Partiamo da queste proposte per ribaltare l'abitudine ormai consolidata di accettare qualsiasi sacrificio in nome dell'aumento del profitto di qualche privilegiato. Bisogna invertire la tendenza, imposta dalle politiche liberiste degli ultimi governi, ad aumentare il divario tra ricchi e poveri nel nostro paese. Non è tollerabile che il 10% della popolazione italiana sia padrone del 50% della ricchezza totale del paese. Non è tollerabile che esista una disoccupazione che colpisce oltre 3.000.000 di persone e che ci siano altrettanti cittadini che ormai non cercano più lavoro perché rassegnati a non trovarlo. E non è tollerabile che si pensi di risolvere il problema dell'impoverimento dei lavoratori con l'elargizione di qualche decina di euro una tantum. Ci vogliono progetti politici veramente progressisti, anche se potranno far dispiacere a quei capitalisti nostrani che pretendono di continuare ad accumulare enormi ricchezze sfruttando il lavoro altrui, evadendo, corrompendo, delocalizzando.

Buon Primo Maggio.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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