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Buon Anno, a tutti quelli che sognano

Di Giorgio Langella Venerdi 1 Gennaio 2016 alle 10:40 | 0 commenti

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Buon Anno, ma a chi? Qui da noi, e simbolicamente per tutti i trascurati o dimenticati in nome di una legalitarismo che si applica solo con chi soffre, buon anno alle donne e madri, che lavoravano alla Ipab S. Camillo per la Bramasole, che, mentre andiamo in stampa, vedono la luce per ricevere finalmente gli stipendi degli ultimi tre mesi dopo la "risposta non- risposta" all'appello del nostro direttore al sindaco Variati e al suo vice Bulgarini d'Elci, a trovare una soluzione, sia pure transitoria e "natalizia", per far scendere per una notte sulle loro case la cometa di un sorriso. Riceveranno gli stipendi ma più di metà di loro hanno perso il lavoro.

Buon Anno, ma a chi altri allora?
Forse ai fautori dell'austerità imposta dall'Unione Europea? O ai banchieri che hanno truffato migliaia di persone? A chi è indifferente di fronte a chi muore scappando dalle guerre e dalla fame? A chi bombarda i cittadini del Donbass sventolando simboli nazisti? A chi, con la scusa del terrorismo, massacra il popolo curdo? Alla Nato che si schiera dalla parte di queste aggressioni? A chi ha finanziato i terroristi utili a combattere governi non allineati? Buon Anno, forse, a quei padroni che, in nome del proprio profitto, non si sentono responsabili di chi muore nei posti di lavoro o a causa di malattie professionali? A chi fa leggi che permettono di licenziare senza motivo e di peggiorare le condizioni di vita dei lavoratori e dei pensionati? A chi vuole distruggere la Costituzione assicurandosi il potere con leggi elettorali infami?
Buon Anno a chi?
Ai "padroni del mondo e della guerra" risulta impossibile augurare alcun bene.
A chi subisce le ingiustizie di qualsiasi tipo è meglio evitare qualsiasi augurio fatto tanto perché è tradizione natalizia sembrare più buoni.
E, allora, impegniamoci ad aiutare concretamente chi combatte per la propria libertà in ogni parte del mondo. Schieriamoci dalla parte delle brigate popolari del Donbass, al fianco del popolo curdo e di quello palestinese. Rifiutiamoci di partecipare a guerre scatenate per vendere armi e appropriarsi delle fonti energetiche. Accogliamo chi fugge da queste guerre e dalla fame che quelli che sono i veri "stati canaglia" provocano in ogni parte del mondo.
Agiamo contro la corruzione politica, morale e culturale che ci viene imposta da chi ci vuole sudditi e non cittadini. Lottiamo perché il lavoro non sia l'elemosina di qualche padrone ma il primo diritto di ogni cittadino. Ribelliamoci per ottenere il diritto alla conoscenza, al sapere, alla salute, a vivere e lavorare in un ambiente sicuro e sano. Decidiamo da che parte stare e diventiamo partigiani. Combattendo e odiando gli indifferenti.
In un giorno come il Primo dell'Anno forse la parola "odio" sembra fuori luogo ma mai come oggi è adeguata alla situazione che viviamo.
Ma, allora, buon 2016 a tutti quelli che sognano ... perché, come diceva Berlinguer, sognare (e fantasticare) non è proprio dei bambini ma deve essere anche dei rivoluzionari (altrimenti come potrebbero pensare a un mondo migliore e a una società diversa dall'attuale?)

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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