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Bullismo, Veneto secondo in Italia per segnalazioni a Telefono Azzurro: sms solidale

Di Emma Grande Mercoledi 10 Dicembre 2014 alle 18:10 | 0 commenti

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La linea gratuita 1.96.96 del Centro Nazionale di Ascolto di Telefono Azzurro ha registrato, nel biennio 2013-2014, il Veneto come la seconda regione d’Italia dietro la Lombardia da cui è giunto il maggior numero di segnalazioni riguardanti episodi di bullismo (10,2% del totale). Per contrastare il fenomeno fino al 21 dicembre Telefono Azzurro Onlus promuove una campagna con SMS solidale contro il bullismo e il cyber bullismo per sostenere progetti di prevenzione e intervento realizzati dall'Associazione, all'interno delle scuole e negli ambiti extrascolastici.

Tutti i dati e la situazione del fenomeno nelle informazioni fornite da Telefono Azzurro:

Secondo un'indagine condotta da Telefono Azzurro e Doxa Kids, che ha coinvolto oltre 1500 giovani dagli 11 ai 19 anni su tutto il territorio italiano, il 35% di loro è stata vittima di episodi di bullismo, online e offline. Una volta su tre è accaduto a scuola.

Per far fronte a questo preoccupante fenomeno, l'Associazione, attraverso il numero gratuito 1.96.96, i social e la chat sul sito www.azzurro.it, ascolta ogni giorno, 24 ore su 24, il dramma non solo di bambini e adolescenti vittime di bullismo, ma anche degli adulti che gli sono accanto e non sanno come intervenire, offrendo loro un supporto e un intervento immediato.

Canali di aiuto molto preziosi, che ora è possibile sostenere grazie alla campagna di raccolta fondi con SMS solidale al 45596 intitolata "Bullismo, fermiamolo adesso", promossa da Telefono Azzurro Onlus dall'1 al 21 dicembre 2014.

Il bullismo è un dramma della solitudine, per questo l'ascolto e la tempestività di intervento hanno un'importanza cruciale per aiutare in modo concreto le vittime prima che sia troppo tardi. I ragazzi che subiscono ripetute forme di prevaricazione e sopruso, fisiche o psicologiche, da parte di coetanei, raramente confessano le angherie subite a qualche figura adulta, genitori o educatori. In questo modo, senza la possibilità di condividere con qualcuno paure e difficoltà, la pressione psicologica di trovarsi al centro di una condizione di malessere provocata dalla cattiveria degli altri diventa insopportabile. E troppo spesso può portare a conseguenze drammatiche.

Il fenomeno, in particolare, ha trovato in Internet e nei social network un terreno molto fertile per affondare le sue radici e crescere in maniera incontrollata e invisibile. Da una ricerca europea condotta in Italia da Telefono Azzurro*, infatti, emerge i casi di cyber bullismo rappresentano il 28,7% del totale e sono in aumento. Questo perché i luoghi di incontro e scambio dei giovani sono sempre più virtuali: telefono, e-mail, chat, social network e SMS sono sempre più spesso usati per minacciare o intimidire qualcuno. Inoltre, la pervasività e la persistenza degli atti di bullismo online, uniti alla possibilità di anonimato e alla distanza fisica ed empatica creata dallo schermo, rendono ancora più preoccupante il fenomeno.

Immagini e video non autorizzati, ad esempio, diventano facilmente di dominio pubblico: secondo la ricerca di Telefono Azzurro, infatti: 1 adolescente su 3 ha trovato online proprie foto non autorizzate, 1 su 5 ha trovato proprie foto imbarazzanti, più di 1 su 7 ha trovato online propri video non autorizzati e più di 1 su 10 ha trovato propri video imbarazzanti.

Per tutte queste ragioni, il progetto "Bullismo, fermiamolo adesso" si muove su due fronti: quello della prevenzione, attraverso campagne di sensibilizzazione e laboratori nelle scuole e negli ambiti extrascolastici per insegnare ai ragazzi i valori della tolleranza e dell'attenzione all'altro, ma anche cosa fare e a chi rivolgersi quando ci si trova vittima di casi di bullismo, e quello dell'ascolto, attraverso le linee 1.96.96 e la chat di Telefono Azzurro, strumenti fondamentali per rompere il cerchio di angoscia e solitudine prima che sia troppo tardi. 

 

*Si tratta di una ricerca europea svolta in Italia da Telefono Azzurro su 5042 studenti di diverse scuole secondarie di primo e secondo grado, di età compresa tra i 12 e i 18 anni.

 

Il Centro Nazionale di Ascolto di Telefono Azzurro rappresenta un osservatorio prezioso delle problematiche di bullismo e cyberbullismo che coinvolgono bambini e adolescenti in Italia. Fino a dicembre 2012, le richieste di consulenza sono state accolte attraverso due linee telefoniche dedicate: la Linea Gratuita 1.96.96 rivolta ai bambini e agli adolescenti (fino ai 18 anni) e la Linea 199.15.15.15 riservata agli adulti e agli operatori dei servizi. Dalla fine del 2012 questa seconda linea non è più attiva e anche gli adulti possono chiamare gratuitamente l’1.96.96. Entrambe le linee sono attive 24h, 365 gg all’anno.

Dall’inizio del 2008 a settembre 2014, telefono azzurro ha gestito 1.556 consulenze relative a difficoltà relazionali con coetanei, bullismo e cyberbullismo, corrispondenti al 9,4% della casistica totale. Analizzando l’andamento annuale dei casi che riguardano questi fenomeni, è possibile osservare come il trend sia in aumento, soprattutto dal 2012 in poi.

Infatti, nel biennio 2013-2014[1], a fronte di un totale di 3.333 consulenze su problematiche inerenti la salute e la tutela di bambini e adolescenti, le situazioni di bullismo e cyberbullismo riferite al Centro Nazionale di Ascolto sono state 485 (il 14,6% delle consulenze totali gestite).


Le segnalazioni sono pervenute soprattutto dalle Regioni Lombardia (12,4%), Veneto (10,2%) e Lazio (7,2%).

I bambini e gli adolescenti coinvolti sono principalmente di sesso femminile (nel 56,3% dei casi) e di età compresa tra gli 11 e i 14 anni (nel 40,6% dei casi), anche se è presente un’alta percentuale di adolescenti (35,7%). Infine, il 10,2% dei bambini e adolescenti coinvolti è di nazionalità straniera.



[1] Dati disponibili fino al 30 settembre

 

Principali città

 

La regione in cui si è verificata la maggior parte degli episodi di bullismo, cyberbullismo e difficoltà relazionali con i coetanei nel periodo considerato risulta la Lombardia, in cui quasi la metà (46,5%) dei casi si è verificata nella provincia di Milano. Seguono il Veneto, in cui quasi 1 caso su 4 (26,6%) si è verificato nella provincia di Verona, e il Lazio, in cui 9 casi su 10 (89,7%) si sono verificati nella provincia di Roma.

 

Bullismo al femminile

 

Nel periodo dal primo gennaio 2013 al 30 settembre 2014 il Centro Nazionale di Ascolto di Telefono Azzurro ha gestito 248 consulenze riguardanti casi di bullismo, cyberbullismo e difficoltà relazionali con i coetanei che hanno coinvolto bambine e ragazze.

La quasi totalità di bambine e ragazze è stata coinvolta con ruolo di vittima (98,3%), mentre solo l’1,7% è stato testimone o autore, con una prevalenza lievemente diversa rispetto ai maschi, testimoni o autori nel 4,1% dei casi.

La maggior parte delle bambine coinvolte in episodi bullismo, cyberbullismo e difficoltà relazionali con i coetanei è di età compresa tra gli 11 e i 14 anni (63%); il 9,1% delle bambine e ragazze coinvolte è di nazionalità straniera. Come per la casistica generale, le regioni in cui si verifica la maggior parte degli episodi di bullismo “al femminile” sono la Lombardia (15,7%), il Veneto (14,5%) e il Lazio (10,1%).

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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