Bulgarini e Possamai erano con Variati ma solo ora vogliono fare quello che con lui non hanno fatto
Venerdi 10 Novembre 2017 alle 15:00 | 0 commenti
Ogni giorno vengono esibite idee, proposte, progetti, soluzioni possibili da parte dei candidati alle primarie. Si destreggiano, pardon sinistreggiano, tra una serie di pensieri che dovrebbero dare in futuro, ma solo in futuro, si badi bene, benessere ai cittadini di Vicenza, dopo tanti anni di insicurezza, degrado, mancate soluzioni, promesse mai mantenute. Eppure nella città berica vi è stato chi ha dato tutto se stesso alla città . Purtroppo e non solo, anche il vice del sindaco Achille Variati deve giudicare male e incapace di amministrare il suo "capo", considerato che egli ha oggi le più opportune meditazioni per dare risposta agli innumerevoli problemi della città .
Il tutto è un copione antico, quello che si diceva essere l'arma vincente del Comandante Lauro a Napoli e di tanti politici di ogni latitudine. In campagna elettorale valgono le promesse di migliore e più opportuna amministrazione. Oggi fin dalle primarie, i candidati fanno a gara per esibire questa o quella soluzione, tanto si sa bene che varranno come le promesse "da marinaio", a Vicenza d'acqua dolce.
Ciò che però stupisce non è tanto la modalità consolidata delle futuribili promesse, quanto che almeno due dei candidati alle primarie, secondo lo schema voluto dal Partito Democratico, sono stati per ben cinque anni uno come capogruppo del Partito citato e l'altra addirittura Vicesindaco, nominato, seduti nell'amministrazione della città per risolvere molte questioni. Possibile che nessuno abbia mai avuto in precedenza le idee che ora esibiscono per risolvere i problemi della città di Vicenza?
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