"La scommessa ambiziosa" di Bulgarini: dimostrare che con la cultura si mangia
Martedi 16 Luglio 2013 alle 15:02 | 0 commenti
Jacopo Bulgarini d’Elci, “l’assessore alle cose belle, ma con pochi soldi†come simpaticamente lo definisce il segretario generale Bellesia, ha ben chiaro (qui primo servizio) che cosa rappresenti la delega alla crescita che il primo cittadino gli ha affidato insieme all’incarico di vice sindaco. (segue)
Utilizzare cultura e turismo come opportunità economiche per l’intero territorio vicentino è, infatti, una scelta politica su cui l’amministrazione Variati vuole scommettere, in discontinuità con le valutazioni “poco oculate†fatte in passato sull’argomento e in maniera conforme alle priorità che i tempi che corrono impongono.Â
Per dare avvio ad “un nuovo paradigma culturale†l’assessore metterà in atto una serie di iniziative volte al potenziamento dei flussi turistici e al rilancio dell’immagine vicentina a livello nazionale. Si spazia quindi dai  “grandi eventi†(mostre in Basillica, sulla scia di quella già realizzata nella passata stagione invernale, e concerti in spazi aperti) al rilancio di Vicenza come “città ideale del rinascimento†(progetto avviato in collaborazione con Cisa) o come polo di riferimento sia per la “classicità â€, rappresentata dalle opere di Palladio, sia della “contemporaneità â€, con progetti in fase di studio. Il tutto verrà coordinato, “in un futuro più vicino di quanto ci si possa aspettareâ€, da un nuovo soggetto giuridicamente autonomo che farà da intermediario tra il comune e i privati. A capo della “Fondazione della Cultura della città di Vicenza†– questo il nome provvisorio – sarà probabilmente la Fondazione del Teatro Comunale che gestirà le nuove relazioni paritarie che si instaureranno tra il Comune, leader politico e garante di controllo, e i soci non più solo sponsor come la Banca Popolare di Vicenza, Associazione Industriali, Cariverona , ecc.
La “scommessa ambiziosa†di Bulgarini si completa con l’obiettivo, non di poco conto, di raggiungere la completa autonomia economica del settore culturale. Come? Reinvestendo gli introiti provenienti dal turismo nel settore stesso della cultura, cosa che adesso non viene fatta. Dimostrare che con la cultura si mangia è, quindi, ciò che l’assessore si propone di fare anche con l’aiuto dei colleghi Zanetti, per semplificare le procedure di organizzazione di un evento culturale, e Balbi nel ridare alle bellezze di Vicenza il giusto valore.
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