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Brutto, fortunato e vincente: doppio Bojinov a Grosseto, il Vicenza scavalca il Bari

Di Filippo Zenna Martedi 26 Febbraio 2013 alle 22:52 | 0 commenti

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Tre uomini e basta: Bremec, Tiribocchi e Bojinov. Il primo para l'impossibile, facendo attorcigliare le viscere al suo ex presidente Camilli; il secondo subentra nel momento della disperazione e rimette in carreggiata la partita; il terzo, anche se poco continuo e poco preciso, trova due volte il bersaglio e regala al Vicenza la terza vittoria consecutiva in trasferta. Un botto importante: vale il quart'ultimo posto (in attesa del posticipo tra Bari e Verona) e permette d'avvicinare anche la quintultima, ora avanti di appena due lunghezze.

Tre uomini e basta: incidono loro, non la squadra. Perché il Vicenza corsaro in Maremma è il peggiore della gestione Dal Canto: vince senza convincere, né in attacco, né nella tenuta difensiva. Mostra tante crepe e disattenzioni, lascia quasi sempre l'iniziativa ad un avversario allo sbando, se la cava con fortuna (al 7' della ripresa Piovaccari fallisce un rigore) e quando vien messo alle corde trova si il carattere, ma soprattutto gli episodi favorevoli per sorpassare. Discorsi che lasciano il tempo che trovano. Un punto già sarebbe stato prezioso, la vittoria cambia tutte le prospettive. Per i biancorossi è come volare dopo aver tenuto il naso sul fondo per tanto, troppo tempo.
LA PARTITA. Dal Canto cambia soltanto una pedina in attacco ed un'altra a centrocampo: turnover limitato, troppo importante la gara per rischiare con ulteriori avvicendamenti. Pure l'atteggiamento resta lo stesso, nonostante la posizione di classifica pessima dei maremmani. Il Vicenza tiene basso il baricentro, non si scompone di un centimetro, prova ad addormentare i ritmi di gioco che, almeno nelle primissime fasi di gara, il Grosseto prova ad accelerare. È l'ultima spiaggia per i toscani e Moriero decide di percorrerla con un elevato potenziale offensivo. Sulla carta è un 4-2-3-1, in campo spesso diventa 4-2-4 con Gimenez al fianco di Piovaccari, Mancino e Soddimo sulla stessa linea degli attaccanti. I padroni di casa fanno parecchia pressione in partenza, cercano la penetrazione e pure la conclusione dalla distanza: al 9' una botta da fuori di Mandorlini costringe Bremec al primo difficile intervento di giornata. Insiste il Grosseto, che è pericolosissimo su palle inattive: all'11' provvidenziale l'intervento aereo di Milanovic per ricacciar via una punizione tesa di Mancino. Il Vicenza è solo ripartenze, molto timide a dire il vero e stroncate quasi sempre sul nascere. La gara perde un po' d'intensità, ma è il Grosseto a menare le danze, lavorando soprattutto sull'intesa Piovaccari-Gimenez: quest'ultimo, al 26', dopo una gran serpentina, calcia con precisione e chiama in causa Bremec per un'altra parata non superficiale. Pure lo spagnolo, però, può sbagliare ed al 30' esce male su punizione di Mancino e per sua fortuna non c'è nessun calciatore del Grosseto pronto ad approfittarne. Pochi minuti dopo l'occasione, unica e nettissima, del Vicenza: fa tutto Bojinov, inventando un gran servizio per Malonga, che però s'incarta a pochi passi dal traguardo. Chiude in attacco il Grossetyo, di nuovo pericoloso al 37' con una punizione di Mancino che, avvelenata dalla barriera, per poco non sorprende Bremec. Dal Canto comprende che l'andazzo non è quello giusto e ricorre nell'intervallo al doppio cambio: fuori Malonga, dentro Semioli, Castiglia poi rileva Cinelli per dare più sprint al centrocampo. Ma il Grosseto, leggermente superiore nel primo tempo, diventa più autorevole, sfiora il gol al 7' (doppio intervento super di Bremec) e l'accarezza per davvero al 10' quando Camisa fa fallo da rigore su Barba: dal dischetto però Piovaccari calcia in maniera orribile e grazia il Vicenza. Poi ci pensa lo statuario Bremec ad evitare lo svantaggio: lo spagnolo respinge prima la spaccata di Piovccari (servito da Som), poi il tap-in di Gimenez. A furia d'insistere il Grosseto passa, con merito bisogna dire: l'inserimento coi tempi giusti di Del Vecchio stavolta non dà scampo alla difesa biancorossa. Sembra finita. Invece è appena iniziata. I biancorossi, nel momento critico (lì dove qualche mese fa si smarrivano) trovano la forza per risorgere. Entra Tiribocchi e impiega appena un minuto per farsi trascinar giù in area: Bojinov dal dischetto non è Piovaccari e fa secco Lanni per l'1 a 1. Il Grosseto si sfalda e si catapulta in attacco, il Vicenza potrebbe raddoppiare al 44' con Bellazzini, che manda fuori solo contro il portiere. Ma il gol del sorpasso lo trova lo stesso, al primo dei cinque minuti di recupero: Bojinov salta due volte Lanni, ma per due volte si fa murare la conclusione, Semioli raccoglie ed invita nuovamente il bulgaro, che di testa stavolta non sbaglia. È il gol della vittoria, il gol del sorpasso al Bari, il gol che apre ulteriori orizzonti e speranze di salvezza.

Grosseto-Vicenza 1-2

GROSSETO (4-2-3-1): Lanni; Donati, Barba, Iorio, Som; Del Vecchio (30' st Obodo), Mandorlini; Soddimo, Gimenez (33' st Coulibaly), Mancino; Piovaccari. A disp.: Franza, Crimi, Padella, Cosenza. Allenatore: Moriero

VICENZA (4-4-2): Bremec; Brighenti, Camisa, Milanovic, Di Matteo; Bellazzini, Ciaramitaro, Cinelli (1' st Castiglia), Padalino (29' st Tiribocchi); Malonga (1' st Semioli), Bojinov. A disp.: Coser, Martinelli, Giacomelli, Laczko. All. Dal Canto

ARBITRO: Pinzani di Empoli. Assistenti: Vivenzi e Schenone. Quarto uomo: Mangialardi.
RETI: 27' st Del Vecchio (G), 31' Bojinov rig. (V)
NOTE: spettatori 1500 circa. Ammoniti: Som (G), Camisa, Tiribocchi (V). Angoli 11-2 per il Grosseto. Recupero: 0' pt, 5' st.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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